COSENZA – Dare centralità al benessere psicologico dei bambini e dei ragazzi a scuola con l’obiettivo di prevenire, e ridurre al massimo, i rischi delle forme di disagio infantile e adolescenziale. Particolare attenzione è rivolta al bullismo e al cyberbullismo. È questo l’obiettivo che si propone il protocollo d’intesa sottoscritto questa mattina a Palazzo dei Bruzi dal sindaco Mario Occhiuto e da Roberto Guarasci, direttore del Dipartimento di Lingue e Scienze dell’Educazione dell’Università della Calabria.
Il protocollo d’intesa è stato illustrato nel corso di un incontro con la stampa e con la partecipazione dei rappresentanti degli istituti comprensivi cittadini. Erano presenti il sindaco Mario Occhiuto, l’assessore Matilde Spadafora Lanzino e il dirigente Mario Campanella. All’incontro hanno preso parte il direttore del Dipartimento di Lingue e Scienze dell’Educazione dell’Università della Calabria, Roberto Guarasci, e Angela Costabile, docente ordinario di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione presso l’Unical.
I commenti del sindaco di Cosenza sul protocollo d’intesa
Il primo cittadino Mario Occhiuto ha messo in evidenza il valore dell’Università come fulcro dello sviluppo delle future generazioni. «Abbiamo molto a cuore il futuro della nostra città e dei nostri cittadini – ha detto il sindaco – e soprattutto quello dei bambini e dei ragazzi che frequentano le nostre scuole. E tengo molto – ha dichiarato – a che la nostra sia sempre di più una città a misura di bambino, perché una città a misura di bambino è una città per tutti. Non vogliamo lasciare soli i nostri piccoli che sono una risorsa per il futuro».
Il protocollo d’intesa si propone di avviare un osservatorio sul benessere psicologico a scuola e sull’istituzione della figura dello psicologo scolastico. L’idea è quella di stimolare e fornire supporto alle scuole per l’ideazione e la realizzazione di progetti di ricerca. La finalità è il benessere psicologico dei ragazzi. Senza tralasciare, inoltre, la formazione specifica dei docenti. Il protocollo d’intesa avrà la durata di un anno e potrà essere integrato e rinnovato con l’accordo delle parti.
L’aspetto accademico e i contributi del protocollo
Non sono mancati i contributi accademici discussi dai docenti dell’Unical. «Stiamo cercando di costruire una rete di collaborazioni. Questa credo che sia la precondizione per un intervento sul territorio – ha detto il direttore Guarasci – . Le convenzioni vanno riempite di contenuti: l’Università è un attore culturale o scientifico. Noi siamo a disposizione perché questa è la nostra missione fondativa».
Sulla stessa lunghezza d’onda la docente Angela Costabile. «Da noi le scuole – ha affermato – possono attendersi un’attività di supporto tecnico e scientifico. La nostra disponibilità è riferita ad un’operatività che abbia una cornice di riferimento scientifica, teorica e valutativa di rilievo anche internazionale. Promuovere il benessere – ha concluso – significa abbassare i rischi e i disagi. Non andare in direzione della medicalizzazione del disagio ma nella promozione, appunto, del benessere».