RENDE (CS) – Alberto De Toni, segretario generale della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e Rettore dell’Ateneo di Udine, ha tenuto una lezione al Master in Intelligence dell’Università della Calabria sul tema “Anticipare il futuro”. Introdotto dal Direttore del Master Mario Caligiuri, De Toni ha svolto un intervento in cui ha collegato molteplici apporti disciplinari, precisando che «il tema del futuro riguarda tutti e richiede un approccio scientifico, sempre complesso da applicare nel mondo sociale». «L’uomo – ha proseguito – si è sempre interrogato sul futuro ma adesso questo esercizio diventa fondamentale, poiché rispetto al passato il cambiamento, che è una condizione abituale dell’uomo, è sempre più accelerato, interconnesso e discontinuo». In tale quadro, l’intelligence riveste un ruolo fondamentale ha detto De Toni che ha poi sostenuto che «il progresso dell’umanità non è lineare ma costante: è come il fiume che arriva sempre al mare ma che percorre delle anse che rendono più accidentato il decorso delle acque». De Toni ha poi proseguito sostenendo che «occorre comprendere i propri tempi per evitare di rimanere ancorati alle mentalità del passato, poiché di fronte ai cambiamenti bisogna adattarsi e giocare d’anticipo, intuendo le grandi tendenze del futuro». «Prevedere – ha argomentato – è sempre difficile per cui occorre anticipare, anche se il contesto è estremamente complesso. Ma la complessità è la scienza della possibilità». «Ogni cosa – ha detto il Segretario Generale della CRUI – è in relazione con un’altra e bisogna cogliere il cambiamento rimanendo ai bordi del caos». Per De Toni, «nella storia, i motori del cambiamento sociale sono rappresentati dal mito, dal sogno e dalla visione, mentre le organizzazioni del futuro richiederanno tutti leader dotati di immaginazione. In tale quadro è decisiva una visione condivisa che richiede l’elaborazione di un obiettivo, la capacità di comunicare, la coerenza dell’esempio, la comprensione della realtà, la volontà di realizzare risultati concreti. Pertanto, occorre passare dalla previsione all’anticipazione essendo tempestivi, flessibili e, sopratutto, resilienti cioè in grado di sopravvivere ai grandi traumi». »Servono quindi – ha concluso – laboratori di Intelligence per costruire scenari, tenendo conto di innumerevoli approcci multidisciplinari dalle neuroscienze alle nanotecnologie».