COSENZA – L’importanza del fattore umano nella lotta al crimine informatico e per la tutela della sicurezza digitale: è questo il tema del workshop organizzato da Poste Italiane, in collaborazione con la Polizia Postale e il Centro di Formazione Manageriale, che si è tenuto stamane a Cosenza, presso il Distretto Cyber Security.
Il fattore umano gioca infatti un ruolo rilevante nel settore della Cyber security, occorre pertanto un uso corretto e consapevole del web e degli strumenti, come ha esortato, introducendo i lavori, Nicola Sotira, responsabile per la Tutela delle Informazioni di Poste Italiane.
L’argomento è attualissimo: solo pochi giorni fa infatti è stata approvata la legge 71/2017, la legge sul cyberbullismo. Noi siamo infatti costantemente esposti a rischi di violazione della privacy e cybercrime, anche per via dei Big Data, banche dati online che noi stessi, inconsapevolmente, alimentiamo. «È importante prendere la buona abitudine di non diffondere i nostri dati sensibili dove non è necessario»: è il consiglio di Vincenzo Cimino, dirigente del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Reggio Calabria.
Nel corso dell’incontro sono state anche illustrate le attività di sensibilizzazione messe in campo da Poste Italiane per il contrasto e la prevenzione del crimine informatico, realizzate in collaborazione con Enti nazionali ed internazionali, scuole, università ed enti di ricerca. Marianna Cicchiello, referente delle attività awareness di Poste Italiane ha quindi illustrato le principali iniziative per l’educazione digitale e la difesa dai rischi informatici: la app cybersècquiz per misurare il grado di conoscenza dei rischi che si corrono su web e social; la mostra La Mostra “Eroi e vittime dei Social Media” che illustra come la comunicazione si sia evoluta e quanto le strategie mediatiche siano state in grado di distruggere l’immagine e la reputazione di un individuo oppure elevarla; il concorso organizzato in collaborazione con il Museo del Fumetto di Cosenzadedicato agli studenti dei licei artistici, per la realizzazione di un striscia sul tema della Cyber Security. E naturalmente i master in Cyer Security, realizzati insieme all’Università della Calabria e all’Università Mediterranea.
Nel corso dell’evento è stata poi messa in risalto la necessità di rafforzare le soft skills legate alla comunicazione e al lavoro di squadra per un esperto di cyber security. Armando Nuzzolo, del Centro di Formazione Managaeriale, ha quindi relazionato sulle pratiche per prevedere e valutare il comportamento umano: livelli e scale di tono emozionale, sintonizzazione ed empatia. Infine Alessandra Rose ha illustrato i risultati del progetto di ricerca “Protezione dell’utente finale” sul comportamento dell’utente operante in rete e rischio cyber.
Tutto, rigorosamente, a prova di sicurezza informatica!