COSENZA – In data 27-02-2018, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza ha organizzato una giornata di studio in occasione della recente pubblicazione del volume Dipendenze di genere e web society. Teorie, ricerche, esperienze (a cura di Pietro Paolo Guzzo, Antonietta Fiorita e Maria Francesca Amendola; ricerca condotta da Osservatorio Dipendenze della ASP – Progetto “Dialogos” finanziato con il F.N.L.D L. 45/999 Regione Calabria).
Due i temi al centro dell’incontro-studio :la presentazione del volume e la tavola rotonda promossa dall’ASP. In primo luogo emerge , sul piano teorico, la necessità, nel contesto dell’odierna società digitale (web society), di adottare una prospettiva di genere (gender-oriented) per analizzare tanto le metamorfosi di vecchie forme di dipendenza (eroina, cocaina, alcol), quanto la genesi/diffusione di nuove forme di dipendenza (gioco d’azzardo patologico, internet addiction etc). In secondo luogo, sul piano pratico, l’opportunità di un approccio che tenga conto delle specificità di genere per intervenire in modo adeguato nei servizi delle dipendenze, in specie nel Mezzogiorno.
La duplice natura, teorica e pratica, dell’incontro è stata possibile grazie alla partecipazione congiunta di accademici, professionisti ed enti coinvolti a vario titolo nel settore delle dipendenze on-offline. Infatti, all’evento hanno partecipato, tra gli altri, il Prefetto G. Tomao, il Direttore Generale delle Azienda Sanitaria dott. R. Mauro, il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza il dott. A. Gentile, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Cosenza dott. L. Greco, il Dirigente del Compartimento di Polizia Postale dott. V. Cimino, Prof.ssa Giovanna Vingelli docente UNICAL, Prof C. Corposanto, docente Università Magna Grecia (CZ), Prof.ssa G. Cersosimo Università di Salerno, dott.ssa Antonella Veltri Vice presidente Nazionale Centri Reti Antiviolenza DI.RE.-Centro Lanzino CS.
Un evento la cui rilevanza è data dallo sforzo di individuare sentieri da condividere per far fronte alle nuove forme di dipendenze di genere da sostanza e “sine sub stanzia”, modulando i percorsi di prevenzione diagnosi e cura anche attraverso le nuove tecniche di intervento digitale.