CARIATI – Mercoledì 7 dicembre, all’interno dell’aula magna dell’Istituto Comprensivo Cariati, si è tenuto un incontro sulla legalità che ha coinvolto tutti gli alunni della Scuola Secondaria di primo grado. La proposta di questo evento ideato e organizzato dalla Responsabile di plesso prof.ssa Carmela Sonia Pellegrino, è stata accolta favorevolmente dal Dirigente Scolastico prof. Alessandro Turano che è stato lieto di ospitare Francesco Lo Giudice, Dottore di ricerca in Politica, Società, Cultura, ex sindaco della città di Bisignano, esperto nel progetto PON dal titolo “LE(g)ALI AL SUD: un progetto per la legalità in ogni scuola”, autore del suo ultimo libro intitolato “Governare insieme”. In apertura, spunti di riflessione sull’evoluzione della legalità nella storia, tratti proprio da questo libro, citati nella presentazione curata dalla prof.ssa Pellegrino: «Dall’avvento delle Costituzioni democratiche la legge diventa strumento di progresso, giustizia, equità». È necessario promuovere la legalità, e promuovere diritti e doveri in egual misura. «Essi hanno infatti la stessa importanza, perché gli uni non possono essere garantiti senza gli altri. La prevalenza dei doveri sui diritti potrebbe far nascere una dittatura, quella dei diritti sui doveri potrebbe scaturire in anarchia». Proficuo e coinvolgente il dialogo instaurato dall’ospite con gli alunni, entusiasti di rispondere alle sue domande. Particolarmente toccanti i filmati realizzati dalle varie classi contro il bullismo, la mafia, la violenza, in difesa dei diritti di tutti, in particolare delle donne e dei bambini. In primo piano, immerso nell’atmosfera natalizia e attorniato da una scenografia densa di immagini simboliche, l’albero della legalità, dal quale il seme della cultura farà fruttare giustizia, coraggio, rispetto e pace. Tante le riflessioni impresse dagli alunni sui biglietti posati tra le “pagine” di quest’albero, come fonte di nutrimento e di vitalità, affinché possa essere sempre rinvigorito. Prezioso il contributo delle insegnanti che hanno guidato gli alunni di tutte le classi nella realizzazione dei lavori, collaborando tra di loro nell’arduo compito di educare alla cultura delle regole, al senso di appartenenza alla comunità, attraverso l’insegnamento dell’educazione civica, fornendo un modello positivo di comportamento, utile a contrastare la dispersione scolastica e la criminalità giovanile, perché non esiste civiltà senza legalità.