RENDE (CS) – All’Università della Calabria non si placa il dibattito a seguito della clamorosa decisione del rettore Gino Mirocle Crisci di sospendere le elezioni universitarie per attendere la decisione del Tar sul ricorso presentato da una studentessa candidata esclusa dalle liste.
Di seguito la nota congiunta delle liste Rinnovamento è Futuro e Athena, in evidente disaccordo con la decisione presa da Crisci.
«L’Università degli studi della Calabria dovrebbe essere lo strumento di riscatto sociale più potente per una terra difficile come la nostra, da sempre ferita, abusata e martoriata non solo dalla criminalità ma spesso anche dalla cattiva amministrazione. Da questo meraviglioso luogo, simbolo di cultura e di socializzazione, dovrebbero partire i segnali delle “buone pratiche” per favorire il risveglio delle coscienze dei cittadini in direzione del bene comune, del senso civico e della legalità.
Ormai, però, è da diversi anni che in questo Ateneo la deriva dell’autoreferenzialità e della prevaricazione ha preso il sopravvento. Gino Mirocle Crisci avrebbe dovuto essere il rettore della concertazione e della condivisione, invece l’unica cosa cui in maniera sistematica si dedica, è dimostrarci come dalla propria
comoda poltrona sia possibile utilizzare, strumentalmente, le inevitabili ambiguità dei testi normativi per piegare i diritti di decine di migliaia di studenti e di un’intera comunità accademica alla propria volontà.
La sospensione delle elezioni studentesche avvenuta con D.R. n°682 del 9 Maggio 2018, rappresenta un atto di una gravità inaudita degno di un tiranno. Le ragioni di una tale scellerata scelta, anche se apparentemente mascherate da logiche amministrative, sono di carattere prettamente politico e affondano le radici nel tempo.
Infatti, i movimenti universitari Rinnovamento è Futuro e Athena, in questi anni, hanno sempre condotto la propria azione politica, sia dentro che fuori gli organi dell’Ateneo, con dignità e rettitudine senza mai lasciarsi condizionare o intimidire dalla governance di questa Università. Lo abbiamo fatto sempre a testa alta e schiena dritta, anche quando il Rettore, pubblicamente e alla presenza di docenti quali Filice e Palopoli, ha minacciato di “distruggerci” se non avessimo seguito la sua linea negli Organi. Il nostro operato, invece, non è stato mai servile, a differenza di quanto può dirsi per altri movimenti studenteschi, nati da “Un’idea” perversa del rettore al fine di dividere inesorabilmente la rappresentanza studentesca: questo movimento subalterno alle logiche di potere in questi anni non ha mai preso una posizione contraria al volere della governance, anche quando sono state compiute azioni palesemente contrastanti gli interessi degli studenti, come un significativo aumento delle tasse. Il movimento filo governativo, attualmente dilaniato al suo interno a causa dell’inettitudine della sua stessa classe dirigente, con le prossime elezioni universitarie rischia quasi certamente di rimanere fuori dagli organi più importanti d’Ateneo.
L’esito elettorale di queste consultazioni, infatti, quasi sicuramente per la consistenza delle liste e la qualità dei candidati e dei progetti in campo, emersi con la pubblicazione delle liste definitive, avrebbe sancito (e sancirà!) il ricompattarsi della sana rappresentanza studentesca negli organi dell’Unical. Questo scenario, probabilmente, terrorizza un rettore di bassa statura politica, che ricorre, sistematicamente, a escamotage e cavilli per impedire, ad ogni costo, il normale e sano confronto democratico nell’Ateneo.
Questa volta, pur di portare a termine il suo progetto esclusivamente autoconservativo, egli si è rivolto a fantomatici luminari esterni all’Ateneo per pareri funzionali allo slittamento delle elezioni. Infatti, le argomentazioni, le modalità e i tempi usati per la sospensione di queste elezioni sono apparsi da subito ridicoli e pretestuosi in quanto anche le pietre sanno che uno studente non in regola con il pagamento delle tasse non può compiere nessun atto di carriera. Inoltre, un rettore scevro da logiche politiche di parte, prima di qualsiasi azione in merito, avrebbe dovuto convocare in maniera tempestiva almeno il presidente del
Consiglio degli Studenti, la Commissione Elettorale Centrale e i responsabili delle liste per valutare insieme a loro le possibili alternative come, ad esempio, il reintegro cautelativo della candidata alla competizione elettorale in attesa della decisione del TAR.
L’obbiettivo palese, che si nasconde dietro tale subdola strategia, è quello di allungare i tempi della consultazioni elettorali in modo da consentire al rettore di ricercare elementi per pervenire, in qualche altro pirotecnico modo, all’annullamento delle stesse, così come fece nel Novembre 2015, quando, a liste presentate, si rese conto che quelle a lui più vicine sarebbero state sconfitte.
Se qualcuno pensa che quella triste pagina della nostra storia si possa ripetere sta sbagliando di grosso. Le macchine organizzative congiunte di Rinnovamento è Futuro e Athena sono già impegnate a pieno regime per adire ogni via legale al fine di tutelare la posizione dei nostri candidati e i diritti della comunità studentesca e accademica tutta. Confidiamo nella Giustizia, in questo caso amministrativa, e nella sua celerità e siamo sicuri che in realtà, con questo vile atto, il rettore sia riuscito solo a sensibilizzare anche le coscienze più dormienti che oggi sicuramente saranno pronte a scendere in campo insieme a noi per combattere questa battaglia di democrazia non solo per il futuro dell’Unical, ma anche e soprattutto per quello della nostra terra.
Continueremo a parlarvi dei nostri progetti, della nostra affidabilità e concretezza, di quanto abbiamo già fatto e di quello che vorremmo fare. Siamo delusi, disgustati e arrabbiati, ma trasformeremo questo sentimento in uno stimolo per lavorare di più e meglio per la nostra comunità e per rendere ancora più schiacciante il risultato elettorale».