LAMEZIA TERME (CZ) – «Lamezia è di nuovo sommersa dai rifiuti- fanno sapere gli esponenti del collettivo autogestito Casarossa 40-. Se è vero che l’ amministrazione è in ritardo oltre che in difficoltà nel varare un piano di raccolta differenziata porta a porta , la migliore soluzione non è trasferire i rifiuti nel sito di Fiume Bagni, micro-discarica non idonea a recepire i rifiuti, un sito contaminato che dovrebbe essere sottoposta a bonifica visti anche i dati diffusi dell’ASP di Catanzaro in un recente studio circa la diffusione di alcune forme tumorali nella suddetta area. Nessuno prova a focalizzare l’attenzione sulla vera causa del disservizio, e cioè il fermo meccanico dell’impianto regionale di trattamento gestito dalla Daneco Impianti che oltre al suddetto impianto, gestisce anche quello di Alli , nonché la discarica di Pianopoli. Ma il disservizio della Daneco è soltanto uno dei tanti esempi degli effetti della privatizzazione e degli affari che girano intorno al ciclo dei rifiuti. Continuano i disservizi e continuano le mobilitazione dei lavoratori costretti a turni di straordinari ed impegnati in una dura vertenza per vedersi riconosciute le buste paga arretrate. L’unico “antidoto” è quello di puntare su un ciclo dei rifiuti pubblico, condiviso e partecipato, costruito insieme ai territori ed alle comunità, basato sulla strategia “rifiuti zero” e, allo stesso tempo, aderente alle esigenze e alle caratteristiche delle tante aree della Calabria».