COSENZA – «Ho letto le considerazioni del procuratore aggiunto Marisa Manzini sull’emergenza sicurezza a Cosenza e ne condivido appieno l’analisi». Lo dichiara il vice sindaco on. Jole Santelli, aggiungendo: «Sarebbe fuorviante oltre che pericoloso e diseducativo sostenere che questo sia l’effetto della mancanza di controllo delle organizzazioni criminali sul territorio, determinato dall’arresto dei capoclan. Oggi nella nostra città, come del resto comprovato dalle recenti indagini della Procura, esiste un problema serio legato alla criminalità da traffico di stupefacenti, che non credo – precisa – sia solo frutto di assenza di lavoro ma anche di un sistema compromesso, che per una soluzione positiva necessita di un lavoro sinergico. Per quel che riguarda la videosorveglianza, è necessaria un’azione congiunta che sia di sostegno all’importante attività, già avviata dalla Prefettura, di sollecitazione nei confronti del Viminale, per arrivare all’attivazione del sistema di videosorveglianza che, quando fu varato anni fa, era innovativo, mentre oggi è in disuso e va necessariamente riattivato sulla base di nuove esigenze tecnologiche. Siamo consapevoli che la gara è stata già attivata ma è necessario che le Istituzioni, tutte, facciano la loro parte, sollecitando la celerità dei lavori, data la necessità di dotare la città d’un servizio ahimè attualmente non utilizzabile. Per parte nostra, come Comune, ricordo che già avevamo interloquito col Viminale offrendoci, nello spirito di condivisione che ci contraddistingue, per i lavori di manutenzione che purtroppo non è stato realizzabile perché, per ragioni di privacy, il Ministero non poteva cedere immagini alla Polizia municipale per i propri scopi di sicurezza urbana. Il che ci ha fatto optare ad attivare una rete di telecamere comunale, fermo restante la nostra completa disponibilità all’utilizzo delle immagini di nostra pertinenza, per le forze di Polizia».