BUENOS AIRES – Un vero e proprio bagno di folla, con decine di migliaia di persone, ha accolto il presidente della Regione, Mario Oliverio, alla festa dei calabresi emigrati in Argentina.
Il Presidente – emozionato nel vedere le tantissime persone che lo hanno accolto – intervenendo ha detto: «in ogni parte del mondo ci sono emigrati calabresi o di origine calabrese, ma in Argentina e nel sud America, la comunità calabrese è di gran lunga superiore di altre parti del mondo. Il nostro intento è quello di rafforzare e rilanciare il rapporto con tutte le comunità calabresi sparse in terra Argentina ed in tutto il mondo. Il recupero della nostra cultura a partire dalla nostra lingua, la conservazione e valorizzazione delle nostre tradizioni sono fondamentali per recuperare la nostra identità. Ancor più in questa fase storica segnata dalla globalizzazione, nella quale la spinta verso la perdita della propria identità è più che un rischio non solo per i singoli ma anche per le Comunità. Riappropriarsi della propria identità è di fondamentale e vitale importanza. Rinverdire l’ identità di una Comunità significa avere una bussola per non smarrirsi nella nebbia della globalizzazione. L’ identità è data da un insieme di valori, di tradizioni, di usi, di costumi affermati e vissuti in un lungo percorso storico. La nostra Calabria ha una storia ricca di valori dei quali dobbiamo esserne fieri. In fondo, se ci riflettiamo, è questa la vera ragione che ha mantenuto vivo e forte il legame delle nostre comunità, sparse nel mondo, con la propria terra. Le nostre comunità in Argentina mantengono ancora forte il legame con la Calabria e con i paesi di origine. Questo legame deve essere rinverdito e ricollocato nella fase nuova che ha aperto la rivoluzione informatica e, più in generale, delle comunicazioni. Dobbiamo saper cogliere le opportunità aperte per rinsaldare i rapporti e riaprire i canali del contatto tra noi. Assieme dobbiamo definire strumenti e mettere in campo iniziative per trasmettere ai giovani calabresi di terza e quarta generazione curiosità, interesse, voglia, amore per le proprie radici. Anche per questo fine il Consiglio Regionale della Calabria ha approvato una nuova legge sui Calabresi nel mondo. Uno strumento per attivare programmi finalizzati a sostenere iniziative in varie direzioni ma con un unico obiettivo che è quello di recuperare la nostra identità e farla diventare un fattore di arricchimento nella realtà dove si vive e si lavora. La Regione metterà in campo iniziative, di intesa con la rete associativa che in Argentina ho constatato essere abbastanza forte, per la valorizzazione della cultura a partire dalla conservazione e diffusione della lingua, del recupero delle tradizioni, dell’enogastronomia, etc».
Il presidente Oliverio concludendo ha ricordato che sarebbe voluto venire prima i Argentina ma a causa degli impegni di questa prima fase di governo non è stato possibile ed ha ricordato di essere stato in Argentina in qualità di presidente della Provincia di Cosenza.
«Credo di conoscere le problematiche che vivete quotidianamente -ha affermato rivolgendosi alle migliaia e migliaia di calabresi, molti dei quali accorsi da città distanti oltre millecinquecento chilometri – anche perché sono stato in Argentina qualche anno fa da Presidente della Provincia di Cosenza. Non dovete sentirvi abbandonati dalla vostra terra e dal vostro Paese d’origine. In questi ultimi anni sono stati rilanciati i rapporti tra l’Italia e l’Argentina e questo consente nuovi spazi per attivare iniziative di collaborazione e cooperazione su progetti mirati e di interesse comune. Nell’incontro che ho avuto con il Ministro del Turismo ho avanzato la proposta di un collegamento aereo diretto tra l’Argentina e la Calabria. Proposta che il Ministro ha dichiarato di approfondire e valutare con grande disponibilità. Ho potuto constatare in questi giorni densi di incontri, anche con le Autorità argentine, quanto la Comunità Calabrese sia stimata e considerata in Argentina e ciò mi riempie di orgoglio.»
«La Calabria – ha detto Oliverio – sta ottenendo importanti risultati a livello internazionale. Il turismo è in progressivo aumento, anche grazie a voi che siete i veri ambasciatori della nostra terra nel mondo. L’aver, da parte vostra, custodito molte tradizioni calabresi è per noi un fattore di orgoglio importante. Noi siamo terra di accoglienza e rispettiamo chi raggiunge la Calabria in un’ottica di libertà e garanzia dei diritti umani».
Oliverio ha concluso il suo intervento rivolgendosi con commozione alle migliaia di corregionali presenti: “La Calabria non vi dimentica e vi aspetta sempre a braccia aperte’’. Aprendo la festa calabrese, il presidente della F.A.C.A, Julio Croci, sul palco aveva dichiarato: ”Siamo giunti alla settima edizione. Sono sette anni che facciamo la stessa richiesta cambiando solo la data. Il presidente Oliverio non solo ci ha risposto, ma è venuto in terra Argentina ad incontrare i calabresi emigrati qui negli anni e, molti, nel secolo scorso”