Festival del Dialetto di Calabria, domenica 8 maggio la cerimonia di premiazione

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Castrovillari ( Cs)  Domenica 08 Maggio alle ore 18:30 presso il palazzo di città  a Castrovillari,cerimonia premiazione Concorso Letterario e Fotografico Internazionale del 5° Festival Dialetto di Calabria – Recital di poesie dialettali e presentazione del libro M’ARRICORDU di Maria Zanoni. patrocinato dal MiBACT – Soprintendenza per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici della Calabria, dalla Regione Calabria, dalla Provincia di Cosenza, dal Parco Nazionale del Pollino. Il Festival itinerante, ideato da Arte26, è partito nel 2010 da Castrovillari con un Convegno di presentazione “Lingua, radici e territorio – aspetti antropologici e culturali”, per fare tappa nei più suggestivi centri storici regionali con Recital di poesia dialettale, premi di fotografia e pittura “I colori del Dialetto nell’Arte”, Concorsi Letterari e rappresentazioni teatrali in dialetto calabro, lingua arbereshe, occitana e grecanica di Calabria nelle antiche piazze. Il Festival favorisce la conoscenza, la promozione e la conservazione di un patrimonio linguistico altrimenti in via di estinzione. Si prevede l’intervento del Docente dell’Università della Calabria, prof. Francesco Benvenuto ,la prof.ssa Maria Zanoni autrice del libro.Non mancheranno I  saluti istituzionali dell’amministrazione Comunale di Castrovillari. Un recital di poesia e narrativa dialettali chiuderà la serata. Attraverso le parlate locali si conosce la storia di una comunità, di un territorio ben inseriti nel contesto nazionale, con le loro tradizioni, le loro risorse, usi e costumi popolari” –  afferma la prof.ssa Maria Zanoni, promoter del Festival – E precisa: “Questo processo identitario e di appartenenza affonda le sue radici negli aspetti storico-antropologici, non solo linguistici delle Comunità. Valorizzare e tutelare il dialetto, come bene culturale, significa rafforzare il patrimonio linguistico nazionale, nato da modulazioni dialettali “. Studiare le forme dialettali consente di ripercorrere il percorso antropologico e storico di un popolo grazie al suo modo di esprimersi e di comunicare. Attraverso la parlata dialettale si riscoprono vicende, memorie, tradizioni, passioni, valori: un immenso patrimonio affidato soprattutto alla tradizione orale, che rischia di subire irrecuperabili perdite. L’antropologia aiuta una lingua a non morire.

Anna Maria Schifino

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