Giornata della Memoria, tutte le iniziative e le dichiarazioni di oggi

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TARSIA (CS) – Tante persone hanno varcato il vecchio cancello del campo d’interramento di Ferramonti per celebrare il Giorno della Memoria. Tanti studenti hanno avuto la possibilità di vedere i luoghi di una delle pagine più orrende della storia. La giornata si è aperta con la deposizione, da parte del sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, di una corona d’alloro al monumento dei deportati. Il prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, ha consegnato le medaglie d’onore a Rosario Carpino, Michele Santoro e Francesco Tufo. Il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha affermato che “bisogna trasmettere alle nuove generazioni i valori della libertà”. Per il rabbino capo della comunità ebraica di Napoli, rav Umberto Piperno, la “Shoah deve essere un monito”. Tomao si è detto contento nel vedere “una grande partecipazione di giovani e di studenti”.

“Il ricordo è un dovere, ma non solo perché c’è una legge approvata dal Parlamento italiano che ci impone di celebrare con solennità la “Giornata della Memoria. Rendere omaggio alle vittime dell’Olocausto, ricordare lo sterminio degli ebrei e la conseguente ferocia del nazismo, è una occasione per prendere coscienza di paura, dolore, ferite aperte che non possono essere dimenticati. E, soprattutto,  per imparare davvero dal passato e fornire alle giovani generazioni chiavi di lettura, di comprensione, affinché fatti crudeli come quelli vissuti 71 anni fa non si ripetano”. E’ quanto afferma il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, in occasione della Giornata della memoria istituita il 20 luglio 2000 per ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati (articolo 1). Il presidente Bruno ha quindi partecipato all’iniziativa promossa dalla Prefettura di Catanzaro in occasione del Giorno della Memoria.  shoah isola capo rizzuto

Celebrazioni anche a Isola Capo Rizzuto dove questa mattina, all’interno dell’Auditorium dell’istituto scolastico “Karol Wojtyla” si è tenuto un incontro formativo con i docenti Apicella e Stirparo, con la collaborazione dei docenti Nicotera, Presti e Capellupo e Don Serafino Parisi, docente di greco.

Sull’Olocausto le parole anche di Marco Martino, coordinatore regionale dei Giovani Udc: “La tragedia degli ebrei che spacca quasi in due il ‘900, secolo conosciuto per le grandi personalità che lo caratterizzarono, per il loro rigoroso ed autentico spessore umano come Ghandi, Madre Teresa di Calcutta, Nelson Mandela, M L. King, sembra con l’ Olocausto sovvertire le normali leggi della natura in fatto di conflitti tra i popoli, per lo più scatenati fino a quel momento dalla sola smania di conquistare nuove terre, per rimanere unico nel suo genere, assicurandogli in termini di ferocia, un primato ineguagliato nella storia di tutti i tempi quale diretto riflesso dell’ audace sogno di impadronirsi della stessa pelle di un proprio simile. I nostri libri, le produzioni televisive e cinematografiche come ogni anno sfoderano il meglio delle loro regie, i romanzi, le numerose interviste televisive, i reportage dai luoghi dello sterminio, luoghi in cui veniva soffocato il miraggio di quel lavoro che avrebbe reso tutti liberi. Servizi che indugiano sulle rotaie di treni che per molti costituirono quell’ ultimo viaggio senza ritorno accolti da quell’ aria fetida di morte nel mentre le ciminiere raggranellavano la carne fresca con cui sarebbero state nuovamente alimentate. E sulle numerose lapidi pregne del sangue dei protagonisti di cui ospitano i tanti nomi senza un volto o i tanti volti senza nome mai più reclamati a significare la fine di ogni legame. E ancora i racconti di saccheggi perpetrati ai danni degli ebrei, hanno scandito la nostra esistenza diventando il sogno esteriore di un pianto ed un dolore collettivo, univoco e corale senza soluzione di continuità. Questo rimane dello sterminio, il giorno della memoria, lasciato ai posteri delle epoche future quale ammonimento affinché atrocità indescrivibili come questa non si ripetano mai più, finanche nelle manifestazioni più blande. Alla scuola, sovraccarica di per se delle numerose responsabilità di una società sempre più latitante in tanti settori, il compito far comprendere la memoria nel ricordo di tante vittime innocenti, sopratutto bambini, cui è stato negato il diritto di essere e di divenire una speranza per il mondo, prima che la mano dei carnefici li trasformasse in tappeti, saponette e moquette. Il gruppo giovanile regionale Udc, da me coordinato, dedicando questo piccolo contributo a tutte le vittime dei pregiudizi, vuole ricordare le atrocità commesse in quei tragici momenti, manifestando agli ebrei sopravvissuti grande vicinanza, anche nell’ opera di divulgazione della ferocia dell’ Olocausto contro ogni nagazionismo che lega gli increduli indissolubilmente alla loro ignoranza.”

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