COSENZA – L’Ordine degli ingegneri della provincia di Cosenza e la Fondazione Mediterranea per l’ingegneria hanno organizzato per venerdì 23 novembre alle ore 15.30 presso University Club dell’Università della Calabria, una manifestazione di riflessione attenta sul settore della valorizzazione dei beni culturali per avviare un dibattito ed un dialogo per abbracciare un settore considerato essenziale per il futuro del nostro paese.
Un incontro che vedrà la partecipazione di istituzioni, professionisti, accademici ed esperti progettisti culturali.
I lavori saranno aperti dall’ing. Menotti Imbrogno, presidente Fondazione Mediterranea per l’Ingegneria; seguiranno i saluti dell’ing Carmelo Gallo, presidente dell’Ordine degli ingegneri di Cosenza, dell’avv. Marcello Manna, sindaco di Rende, del Prof. Gino Mirocle Crsci, rettore dell’Università della Calabria e Presidente del Consorzio Cultura e Innovazione, Dott. Salvatore Patamia, direttore del Segretariato Regionale MiBAC per la Calabria. A seguire gli interventi coordinati dal giornalista Michele Lembo del Prof. Francesco Buraneli, presidente della Commissione Permanente per la Tutela dei Monumenti Storico Artistici della Santa Sede, Dott. Aldo Di Russo, esperto in progettazione culturale “L’anello mancante alla catena del valore della progettazione culturale”; Prof. Maurizio Muzzupappa, presidente 3D Research Sri – “Strumenti innovativi per la valorizzazione dei beni culturali”; Avv. Andrea Falzone, esperto nel diritto dei contralti pubblici – “Le buone pratiche nei bandi pubblici sui beni culturali”. Le conclusioni sono invece affidate al Presidente della Giunta regionale della Calabria, on. Mario Oliverio.
Il settore della valorizzazione dei beni culturali per produrre cultura condivisa è considerato oggi vitale per l’intera Europa che ha messo a disposizione, all’interno dei programmi finanziati, cifre e strutture molto importanti e qualificate. In Italia il settore non riesce e crescere di pari passo con la media europea.
In questo panorama c’è l’esigenza di un cambio di marcia nella progettazione dei sistemi per dare impulso alle industrie connesse, sviluppare i territori, è intercettare gli investimenti europei che propongono la cultura come strumento di coesione sociale, inclusione, cittadinanza.
Da qui uno stimolo ad una nuova visione di insieme della catena del valore impiegata: strategia di sviluppo, fattibilità tecnico economica, apporto scientifico e accademico, creatività, produzione industriale, implementazione delle tecnologie, marketing internazionale, identità locale. Questa catena del valore è una delle più complesse ed articolate e coinvolgesaperi e competenze che altrimenti non avrebbero ragione diesistere insieme. Quello che la letteratura del settore ha messo in evidenza in questi mesi è che l’impatto emozionale è il vero risultato atteso capace di sostenere l’economia del settore.
Da qui la riflessione che ci porta a questa giornata di studio che permette di entrare in contatto con problematiche giuridiche e con campi di applicazione legati alla cultura ed alla creatività. La chiave del successo in questo settore sarà la capacità degli ingegneri di incontrare altri saperi specialistici, competenze in altri settori e farle diventare parte di un dialogo comune, una visione d’insieme in grado di garantire il migliore impatto cognitivo ed emozionale per l’utente unico valore che garantisce il successo.
Saranno presentati casi di successo che hanno saputo integrare queste componenti sapendo tradurle nell’articolazione di un linguaggio specifico tali da essere considerate casi di eccellenza in Europa. Questo anello mancante nello catena del valore può generare empatia, conoscenza e identità.
La partecipazione alla giornata seminariale è gratuita e a numero chiuso. Ci si può iscrivere on-line sul sito www.ordineingegneri.it/bellezza.
Il seminario darà diritto al riconoscimento di 3 CFP validi per la formazione continua degli ingegneri.