COSENZA – Mario Occhiuto ai ferri corti con la redazione del telegiornale della Calabria. Non è andato giù, al primo cittadino, il reportage giornalistico realizzato nel centro storico di Cosenza da Maria Elena Scandaliato. La giornalista Rai ha tratteggiato un quadro impietoso della città vecchia: palazzi crollati, rovine, spazzatura. Dai vicoli e dai quartieri emergono storie quotidiane di degrado e di abbandono. Due settimane fa il sindaco aveva criticato la scelta della testata giornalistica, diretta da Alfonso Samengo, di invitare nella trasmissione “Buongiorno Regione” il professor Battista Sangineto, tra i maggiori detrattori del mito di Alarico e del suo tesoro. Oggi la storia si ripete. Occhiuto scrive: «Il Tg3 diretto da Alfonso Samengo non smentisce l’ispirazione politica al servizio dei potentati locali. Non una parola mai sulle tante malefatte degli amici locali, riportate anche dalle testate giornalistiche nazionali, e continui attacchi violenti all’Amministrazione comunale di Cosenza. Dopo i noti recenti servizi, più denigratori che giornalistici, la linea editoriale del Tg3 fa di Cosenza il suo bersaglio preferito, evidenziando una situazione che non rende onore alla città né ai suoi cittadini. I problemi strutturali del centro storico sono atavici e figli di una responsabilità pubblica antica e dei privati, che non può essere addossata certo oggi al municipio. Cercare i luoghi più malridotti, tacendo – di contro – gli incredibili sforzi della mia amministrazione, crea una disinformazione che fa di certi calabresi il primo nemico della Calabria». Rai 3 invisa ai politici in questi giorni. Che siano di sinistra o di destra, non fa alcuna differenza.