IIS Valentini-Majorana di Castrolibero, interviene sindaco Greco: «Le istituzioni ci sono. Vicinanza ai nostri ragazzi e alle famiglie»

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CASTROLIBERO (CS) – Sulla vicenda dell’IIS Valentini-Majorana di Castrolibero è intervenuto il sindaco Giovanni Greco. Di seguito la nota:

«Ascoltare è la parola d’ordine. I giovani, hanno bisogno di avere dei punti di riferimento ai quali confidare ogni loro problematica. Le istituzioni ci sono. Non latitano o restano in silenzio. Questo è quanto mi sento di dire in riferimento alla situazione che ha visto coinvolto l’IIS Valentini-Majorana di Castrolibero, dopo la protesta degli studenti, riguardo alcune presunte molestie, perpetrate ai danni di alcune ragazze che frequentano o hanno frequentato l’Istituto. I ragazzi, hanno lamentato “la superficialità e la leggerezza” con la quale sarebbe stata valutata e considerata la vicenda da parte delle istituzioni scolastiche. A loro dire, gli appelli lanciati, sarebbero rimasti inascoltati. Apprendo dagli organi di stampa che la Procura della Repubblica di Cosenza ha avviato un’inchiesta conoscitiva sui fatti denunciati. Non da meno, però, sta facendo l’Amministrazione comunale, seguendo la vicenda molto da vicino, già dal primo momento. Come sindaco, ribadisco la nostra posizione, chiara e di netto contrasto a tutte le manifestazioni di violenza accertate o presunte tali, anche in virtù di un malessere che va interpretato e gestito come campanello di allarme sociale. I nostri giovani rappresentano non soltanto il futuro ma sono il nostro presente, coloro a cui la società deve mostrare maggiore ascolto soprattutto in tempi crisi come quella che stiamo vivendo. La scuola è il luogo sicuro per eccellenza, il Valentini-Majorana è considerato un’eccellenza nell’ambito dell’offerta formativa che non guarda soltanto allo studio e alla preparazione scolastica ma al benessere e alla crescita individuale dei propri alunni. Ecco perché insieme alla dirigente, Iolanda Maletta, abbiamo messo a disposizione delle Forze dell’Ordine quanto necessario perché si arrivi alla verità sostanziale dei fatti. L’invito è prima di tutto alla denuncia, da parte di chi sarebbe coinvolto in prima persona o di chi è a conoscenza dei fatti, per cercare di ricostruire quanto successo e permettere agli enti competenti di procedere in merito alle presunte accuse. Alle quali, se accertate nella loro gravità, seguiranno tutte le azioni del caso».

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