Il saluto di Cosenza al Beato Francesco Maria Greco

0
786

COSENZA – Commozione e gioia hanno accompagnato la proclamazione a beato di Francesco Maria Greco avvenuta nel corso di una celebrazione nello stadio di Cosenza. Al sacerdote della diocesi di Cosenza-Bisignano, nato ad Acri nel 1857 e fondatore della Congregazione delle Piccola Operaie dei Sacri Cuori, viene attribuita la miracolosa guarigione di Nina Pancaro, colpita da un’emorragia cerebrale nel 2003 e giudicata dai medici in condizioni disperate. Durante il rito, l’arcivescovo Francesco Nolè ha ricordato di avere chiesto al Pontefice la beatificazione di Greco e il postulatore della causa padre Gianni Califano ha presentato la figura del sacerdote, già elevato al rango di Servo di Dio, evidenziandone la vita attenta ai principi cristiani e il suo impegno. Il  cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle cause dei Santi ha quindi dato lettura della lettera apostolica con la quale Papa Francesco ha iscritto Greco nell’albo dei beati e subito dopo l’effige è stata scoperta a fianco dell’altare. Nell’omelia, il cardinale Amato ha detto del nuovo beato che per lui «essere parroco significava svolgere la sua missione come il buon samaritano» e che «infondeva nei cuori la medicina del perdono, il balsamo della consolazione e della gioia. Il mondo – ha proseguito – ha bisogno di santi, cristiani autentici e attenti. I santi sono i campioni della bontà e per questo si allenano ogni giorno esercitandosi nella fede, nella speranza, nella carità di Dio, nella consolazione dei bisognosi». Alla celebrazione ha partecipato anche la chiesa di rito greco-bizantino. In calce l’omelia del cardinale Amato.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here