Il virus corre troppo e Corigliano-Rossano passa ad ‘arancione rinforzato’

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CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – Aumentano i contagi a Corigliano-Rossano – solo nell’ultima settimana 227 nuovi casi positivi – e il sindaco Flavio Stasi è costretto ad ordinare il passaggio del comune all’arancione rinforzato”.

Stasi, dalla sua pagina Fb, spiega che i contagi “sono tanti, ma questo non mi avrebbe convinto ad emanare ulteriori provvedimenti. Ci sono purtroppo ulteriori dati. Il primo, che ritengo il più significativo, è quello dei ricoveri. Mentre fino al mese scorso si discuteva rispetto a quali chiudere, oggi i reparti covid sono di nuovo, drammaticamente, pieni, col rischio di un nuovo collasso delle strutture ospedaliere”.

“E mentre i professionisti del Dipartimento Prevenzione si affannano a tracciare il virus in città, – prosegue – questo sembra correre più di loro e si sta manifestando spesso in forme importanti. Sono 35 i nostri concittadini che hanno trovato ricovero nei reparti covid della provincia ed altri 5 sono in terapia intensiva. Sono tanti. A tutti loro, a nome di tutta la comunità di Corigliano-Rossano, mandiamo un forte abbraccio virtuale e l’augurio di guarire presto.

Stasi specifica che “dei 227 casi dell’ultima settimana, 52 sono minorenni, segno che potremmo essere di fronte ad una delle varianti del virus che si diffonde maggiormente tra i giovani”.

“Tutto questo mi ha spinto oggi – dice Stasi – ad aprire un confronto con le dirigenze scolastiche dei nostri istituti comprensivi, con le associazioni di categoria, con il mondo sindacale, per confrontarmi e condividere le ragioni di alcune scelte, per poi prendere una decisione difficile, delicata, scomoda, ma che ritengo necessaria almeno fin quando non avremo segnali diversi”.

Cosa prevede l’ordinanza

Per questa ragione ho emanato un’ordinanza – aggiunge Stasi -che avrà efficacia fino a domenica prossima e che sarà prorogata se la tendenza dell’ultima settimana dovesse essere confermata dal tracciamento e dai dati dei prossimi giorni.

Cosa prevede l’ordinanza? In pratica è un provvedimento che rispecchia quelli delle regioni di colore “arancione rinforzato”: si tratta, non lo nego, anche del tentativo di scongiurare la zona rossa, prevenendo e rallentando la diffusione del contagio.

Le misure principali sono 3:

Bar e ristorazione saranno consentiti solo ed esclusivamente a domicilio o da asporto.

I luoghi pubblici ed all’aperto, tradizionalmente oggetto di aggregazione ed assembramento, saranno inibiti.

Le scuole primarie e secondarie torneranno in DAD, fatta eccezione per i nostri concittadini con bisogni educativi speciali.

Il sindaco tiene a sottolineare che “la logica è quella di limitare e diminuire le potenziali occasioni di contagio, inibire i luoghi in cui si registrano spesso assembramenti, facilitare il tracciamento ed i controlli sul territorio.

Ma l’obiettivo principale è quello di convincere ulteriormente noi stessi del fatto che è assolutamente necessario affrontare questa situazione in modo serio. 

Non serve il panico ma serve ancora meno fingere che non stia accadendo nulla. Lo dobbiamo a noi stessi, ai nostri cari, ai nostri ragazzi che stanno sacrificando un pezzo importante della loro crescita a causa del virus, ai tanti soggetti fragili che rischiano più di altri rispetto ad un possibile contagio. Se affrontiamo con unità e seriamente questa fase, molto presto sarà possibile eliminare queste ulteriori restrizioni. Abbiamo già dimostrato di saperlo fare, concittadini miei, nel corso del primo lock-down, esattamente un anno fa. So di chiedervi ulterio risacrifici – conclude – e credetemi che per un sindaco non è affatto facile, ma sono certo che ne usciremo insieme”.

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