“In campo per il Futuro”, domani a San Luca magistrati e cantanti per la legalità

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Roma, 20 apr. (askanews) - "In campo per il futuro". La Nazionale dei magistrati e quella dei cantanti saranno in campo domani per la legalità alle 11 allo stadio di San Luca. La manifestazione è stata presentata stamane a palazzo Chigi alla presenza della sottosegretaria di Stato, con delega alle Pari Opportunità, Maria Elena Boschi, del capitano della Nazionale Magistrati, Luca Palamara, del consigliere dell'Associazione Italiana Calciatori, Simone Perrotta, di Fabrizio Frizzi, del direttore generale dell'Associazione Nazionale Cantanti, Gianluca Pecchini, e del presidente dell'Associazione Nazionale Cantanti, Paolo Belli. "E' una giornata di festa - ha detto la Boschi - a conclusione di una serie di incontri con i ragazzi che arriveranno dalle scuole della Provincia di Reggio Calabria in collaborazione con l'Associazione Nazionale Magistrati e partendo da un progetto grazie al supporto della Procura del Tribuna di Reggio Calabria e del Tribunale dei Minorenni. Il progetto si è occupato di sensibilizzazione ed educazione alla legalità, in cui i magistrati sono stati in classe con gli studenti, ed al rispetto tra i generi contro ogni forma di discriminazione sia nei confronti delle donne che di origine razziale. Lo sport unisce ed aiuta a superare le differenze ed i pregiudizi". Si giocherà nel nuovo stadio di San Luca, "è stato difficile realizzarlo e non sarebbe stato possibile senza il supporto di Forze dell'Ordine, Prefetto e Magistrati. Sarà fondamentale farlo vivere nei prossimi mesi ed anni. Dovrà essere un luogo vivo per i giovani di San Luca che su 4.000 abitanti ha più della metà di minorenni. Bello che questo stadio diventi un luogo di aggregazione per tutta la zona. Un piccolo segnale che le cose si possono fare". (segue)

ROMA  – «Lo sport unisce, aiuta a superare le differenze, a conoscersi meglio, quindi anche a superare i pregiudizi. Avere un luogo fisico dove poter fare sport insieme serve a mettere in pratica alcuni principi enunciati, ma che è più facile vivere nella normalità di una partita di calcio». Lo ha detto la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio, con delega alle Pari opportunità, Maria Elena Boschi, presentando “In campo per il Futuro”, l’evento che si svolgerà domani a San Luca, in provincia di Reggio Calabria. Con un incontro amichevole tra la rappresentativa dei cantanti e quella dei magistrati, sarà inaugurato un nuovo campo da calcio dedicato ai giovanissimi reggini. Il progetto vede coinvolti, oltre a Palazzo Chigi, anche l’Anm, il Csm, il Tribunale di Reggio Calabria e la Cei, che hanno collaborato per educare le nuove generazioni alla legalità, al rispetto tra i generi e contro ogni forma di discriminazione, con un ciclo di incontri nelle scuole. «Domani i giovani calabresi arriveranno a San Luca a bordo dei pullman delle forze dell’ordine – ha aggiunto la Boschi – e ricordando cosa è accaduto poche settimane fa a Locri, è il simbolo di come si possono mettere insieme tanti piccoli tasselli per cambiare le cose». Perché «bisogna sempre scegliere da che parte stare, fin da piccoli, è fondamentale visto che non tutte sono uguali, ma c’è una parte giusta e una parte sbagliata», ha spiegato la sottosegretaria.

«Proprio perché dobbiamo pensare al futuro, mi auguro che questa di San Luca sar» la puntata numero uno di un percorso che vedrà attenzione di tutte le istituzioni, del mondo dello sport, della cultura e dello spettacolo su una terra, la Calabria, che merita di avere i riflettori accesi», ha detto il consigliere Csm Luca Palamara. «Un percorso che innanzitutto ha intrapreso il Csm nell’ottica della vicinanza agli uffici giudiziari del sud e della Calabria – ha aggiunto – E’ necessario far capire alla popolazione che l’istituzione non è qualcosa di distante dai cittadini, ma è con i cittadini». La partita, che sarà trasmessa da Rai e Rds, avrà come presentatore Fabrizio Frizzi e vedrà tra i protagonisti anche l’Associazione italiana calciatori. «Il calcio è uno strumento educativo pazzesco – ha affermato il presidente Aic, Simone Perrotta, calabrese doc – a patto che lo si faccia nel modo giusto. Io sono cresciuto come uomo grazie al calcio, l’uso condiviso delle regole, lo spirito di sacrificio per un compagno di squadra che non hai scelto tu, sono cose che insegnano».

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