Incontro-dibattito sulla violenza contro le donne. Ospite la scrittrice e attivista per i diritti femminili Lea Melandri

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COSENZA – Il prossimo sabato 4 giugno presso Villa Rendano dalle 17,00 si svolgerà l’incontro “Violenza invisibile e violenza manifesta nei percorsi del femminismo in Italia” con Lea Melandri. Ad aprire il dibattito sarà Anna Petrungaro, delegata del Centro contro la violenza alle donne “Roberta Lanzino”, poi seguiranno gli interventi di Antonella Veltri, del Consiglio Nazionale Donne in Rete (D.i.Re) e Daniella Ceci, Responsabile Formazione del Centro contro la violenza alle donne “Roberta Lanzino”. L’incontro è organizzato e promossa dal Centro contro la violenza alle donne “Roberta Lanzino” in collaborazione con la Fondazione Attilio e Elena Giuliano e si colloca a chiusura di un percorso formativo. Difatti, il Centro “Roberta Lanzino” organizza periodicamente attività formative rivolte in specie alle donne che intendono approfondire la tematica della violenza e a quelle che la subiscono. Il ciclo d’incontri, dal nome “Violenza alle donne: metodi e strumenti di prevenzione e contrasto in un centro antiviolenza”, si è articolato su diversi moduli: la conoscenza del fenomeno nei suoi diversi aspetti, la metodologia dell’ascolto e dell’affiancamento alle donne, l’attivazione di una rete di sostegno. Molte sono state le donne che hanno partecipato con interesse e con impegno e a loro, al termine dell’incontro con Lea Melandri, sarà rilasciato un attestato di partecipazione. Un ritorno, quello della Melandri, poichè già era stata in città negli anni Ottanta, per conto dell’Università della Calabria e del centro studi Nosside. È scrittrice, saggista, giornalista e collabora a numerose testate e nel 2012 ha ricevuto l’Ambrogino d’oro dal Comune di Milano come “teorica femminista”. Il suo ultimo libro “Amore e Violenza – Il fattore molesto della civiltà” (Bollati Boringhieri), la scrittrice rivolge la sua attenzione ai modi in cui lo spazio pubblico femminilizzato ha ripristinato una forma antica di dominio, invece di stemperare la cosiddetta “guerra tra sessi”. La sua battaglia contro la violenza e la spettacolarizzazione del corpo delle donne ha fatto di Lea Melandri una delle figure di punta del movimento femminista in Italia.

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