#iononmuoiodamore: il coraggio delle donne nel libro di Arcangelo Badolati

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VIBO VALENTIA – Arcangelo Badolati, giornalista e scrittore, ha tenuto una lectio magistralis per i ragazzi del liceo “Morelli”, una lezione sull’amore rubato, organizzata dalla docente e giornalista Stella Pagano. Presenti all’incontro il vicario prefetto Lucia Iannuzzi, il comandante dei vigili del fuoco Giuseppe Bennardo e il tenente della capitaneria di porto Gennaro Moccia, insieme al sociologo esperto del mondo femminile arabo Enzo Infantino. Al centro della lectio magistralis di Badolati il suo libro #iononmuoiodamore“#iononmuoiodamore”, veicolo di un messaggio educativo e umano assai importante, soprattutto in prossimità della ricorrenza dell’8 marzo. L’intervento di apertura è stato affidato al dirigente scolastico Raffaele Suppa che ha voluto sottolineare l’importanza di tali manifestazioni nel lasciare “un segno indelebile nelle coscienze e nelle valutazioni dei ragazzi verso il bene e il positivo, contro le realtà negative descritte dalle cronache di questo tempo”. E difatti lo stesso Badolati ha voluto introdurre il suo testo a partire dalle tristi storie di donne calabresi, Fabiana Luzzi, Maria Rosaria Sessa, Roberta Lanzino, in un continuo muoversi tra la letteratura e la cronaca per aiutare i ragazzi nella comprensione  delle devianze criminali e sub-culturali che hanno determinato, nel tempo, il dilagare dei femminicidi. Anche per questo, Badolati ha fatto un lungo e interessante riferimento a quelle donne della storia vittime della loro stessa grandezza: Ipazia d’Alessandria e Olympe de Gouges tra tutte. Un viaggio quasi nell’universo femminile, accompagnato da testi letterari curati dalla giornalista Federica Montanelli che raccontano di nomi, volti e storie: madri assassinate dai figli, come Patrizia Schettini e Patrizia Crivellaro; le donne ribellatesi alla ‘ndrangheta, come Giuseppa Mercuri e Maria Concetta Cacciola; le donne straniere senza nome e costrette a prostituirsi sulle strade della Calabria. Il ricordo di storie tristi, ma anche un inno alla forza. Scrive Badolati in “#iononmuoiodamore”: «Le donne sono forti. Non hanno paura delle sfide per trovare quello che hanno nel cuore, non hanno paura nemmeno di soffrire per inseguire i loro ideali. Sono in grado di vestirsi di niente, ma di sembrare tutto. È la loro anima a vestirle di coraggio. Le donne sono forti, lottano da sempre; a volte hanno perso, ma non si sono mai arrese. La loro “battaglia” è contro gli uomini amati che, spesso, si dimostrano incapaci di ricambiarle, di confrontarsi con il rifiuto, con il desiderio. Per questo quegli uomini l’amore lo rubano: alle donne che sanno troppo, a quelle che si lasciano soffocare da sberle giustificate. […] Non piegatevi mai. Non dimenticate che la prima vera forma di amore è l’amore verso se stessi».

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