La Calabria in Senegal per migliorare la qualità della vita. Siglato l’accordo tra il comune di Rende e la delegazione africana

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Rende ( Cs) – E’ un progetto di forte rilievo e di grande spessore culturale del quale la città di Rende ne vanta l’imprimatur a livello nazionale. Si chiama NIRC, acronimo di NON – IONIZING RADIATION CONTROL, un programma assai complesso che l’azienda Sisem Telecomunicazioni Ingegneria, andrà a sviluppare in Senegal, il vasto  paese affacciato sulla costa occidentale africana, dalla natura multiforme ed eterogenea. Il ministro delle Poste e Telecomunicazioni senegalese, da ieri in Calabria, ha abbracciato la proposta della società rendese, di concerto con l’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Marcello Manna. Ed oggi pomeriggio, la sigla del protocollo d’intesa, il MOU ( Memorandum of Understanding) nella sede del municipio, alla presenza del primo cittadino e della nutrita delegazione africana di consiglieri e tecnici, capeggiata dal ministro Yaya Abdoul Kane e da Mamadou Saliou Diouf, ambasciatore senegalese a Roma. Al tavolo di concertazione anche gli esperti SISEM, Gianluca Salerno ed Emanuele Migliari. Lo scopo di questo importante lavoro, per il quale il governo senegalese ha scelto come partnership l’azienda calabrese, è quello di fornire assistenza e consulenza affinché si individui un quadro normativo e giuridico che ponga l’attenzione su un fattore fondamentale, oggi, purtroppo sottovalutato, vale a dire, la protezione della popolazione dai notevoli rischi dettati dall’esposizione ai campi elettromagnetici non ionizzati. Una materia, quella relativa alla salute dei cittadini, dal punto di vista delle radiazioni,  che nel nostro paese, così come anche in altre regioni europee è già stata affrontata,  ma nei paesi centro africani, laddove lo sviluppo è lento e tumultuoso, è stata per molti anni sconosciuta. La SISEM, andrà quindi, ad affiancare e supportare i tecnici locali nella realizzazione di un dipartimento preposto che possa seguire lo sviluppo delle nuove reti tecnologiche che si andranno ad attuare. Si partirà dalla raccolta dati relativi agli impianti già esistenti, la conseguente gestione degli stessi, e si espleteranno funzioni di controllo al fine di valutare i rischi ambientali e sanitari, si proseguirà poi con l’implementazione delle procedure operative e amministrative, nonché con la sensibilizzazione dell’opinione pubblica al fine di predisporre un piano di comunicazione adeguato alle esigenze del paese. Grande l’apprezzamento del Sindaco Manna “per questo che rappresenta – ha dichiarato – un progetto a lungo termine che porterà la nostra Rende, città dell’accoglienza, alla ribalta nazionale”.  La delegazione del Senegal, che ieri è stata in visita alla Cittadella Regionale di Germaneto, ed oggi , all’Università della Calabria, si è detta molto soddisfatta. “Crediamo – ha esordito il ministro Kane – di poter avviare con l’ateneo calabrese,  una serie di rapporti al fine di creare forti legami culturali e di inserimento sociale perché,  siamo convinti, che solo con l’integrazione si possano abbattere quelle barriere ancora oggi, per molti paesi africani, insormontabili”.  Un lavoro, dunque, che richiederà una grande sinergia e una attenta partecipazione da parte di tutti i soggetti coinvolti, al fine di plasmare quel ponte ideologico ed intellettuale che faccia emergere le potenzialità di una nazione, quella africana, dalle mille risorse e sfaccettature, con l’auspicio che il mondo occidentale non imponga in questi paesi, molti dei quali martoriati da guerriglie interne e povertà,  il proprio modus operandi, spesso dettato dalla speculazione economica,  ma sia accanto ai governi locali, nella realizzazione e nella costruzione di progetti e programmi che abbiano come scopo primario solo il miglioramento delle condizioni di vita.

 

Raffaella Aquino 

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