La Coldiretti si appella alla filiera agrumicola per garantire trasparenza e qualità dei prodotti

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Cosenza ( Cs) – Il presidente di Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro, lancia un appello a due importanti soggetti della filiera agrumicola: la Grande Distribuzione Organizzata e gli industriali delle Bibite. “Qualità,  provenienza,  non pagare sotto il costo di produzione il prodotto agricolo, – si legge in una nota- rispetto delle norme ed in particolare quelle relative ai lavoratori,  contrasto al caporalato, sono queste le materie da studiare per  lasciarsi interrogare con profitto ed ottenere non solo il 10 in condotta, ma anche la lode” . “Dopo il successo nelle scuole e Piazze d’Italia delle “Arance della salute e della legalità”  in collaborazione con AIRC e Fai S.p.A. che ha confermato la bontà della frutta calabrese ed in particolare della Piana di Rosarno – Gioia Tauro  occorre  – prosegue Molinaro nel suo appello- innestare senza indugio il valore etico di una filiera corta che ha contribuito alla raccolta di fondi per la ricerca sul cancro, confermando il rispetto delle regole in primis verso i lavoratori e agricoltori. Le cose possono cambiare in meglio e per questo, le multinazionali e la GDO, devono rivedere  alcune scelte imprenditoriali per contribuire a interrompere la catena di sfruttamento sulle arance: il segnale concreto deve esserci adesso  – ribadisce –  in piena raccolta. Chiediamo quindi coraggio e trasparenza per eliminare le evidenti distorsioni  all’interno di questa filiera, anche con più controlli nei campi e pene severe”.  “Le agromafie e il caporalato – conclude Molinaro- sono nemici del vero Made in Italy, ladri di futuro per i giovani e di ricchezza per tutti i cittadini-consumatori. ricettatori” che acquistano sotto costo e alimentano la catena

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