Legge Delrio, riunione dell’Osservatorio regionale

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CATANZARO – Si è riunito oggi, nella sede della Cittadella regionale a Catanzaro, l’Osservatorio per l’applicazione della legge “Delrio”, composto dai presidenti delle Province, dal Capo di Gabinetto della Giunta Gaetano Pignanelli e dal Vicepresidente della Regione Antonio Viscomi, tutti accompagnati dai rispettivi dirigenti, al fine precipuo di riprendere l’azione di indirizzo e di governo per la più adeguata e funzionale attuazione, in sede regionale, delle riforme che hanno coinvolto gli assetti provinciali a seguito della legge 56 del 2014. In effetti – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta -, l’attività dell’Osservatorio era stata in qualche misura congelata dall’approvazione parlamentare della riforma costituzionale e dallo svolgimento del referendum del 4 dicembre, i cui esiti negativi hanno confermato il ruolo delle Province come enti costitutivi della Repubblica e chiedono ora, a livello centrale, un affinamento complessivo del processo riformatore avviato da qualche anno. Al riguardo, in apertura della seduta, il Vicepresidente Viscomi ha evidenziato la complessità della situazione attuale, per il convergente effetto di una duplice circostanza: da un lato, la riduzione delle risorse disponibili, imposta dalle politiche di governo, che riguarda sia le regioni che le province; dall’altro lato, l’urgenza di trovare soluzioni ai bisogni dei territori tenendo conto di una distribuzione di competenze a volte poco chiara. Da qui l’esigenza, espressa dal Vicepresidente, di riprendere con immediatezza il dialogo bilaterale tra Regione e singola Provincia al fine di definire in modo condiviso lo stato dei rapporti di credito-debito relativi alle risorse finanziarie e strumentali per l’esercizio sia delle funzioni trasferite sia delle funzioni rimaste, per varie ragioni, in un limbo operativo. Tutto ciò al fine di stabilire uno scenario ordinato su cui innestare incisive azioni di riforma della geografia amministrativa regionale, tenendo conto della condizione oggettiva ma anche delle potenzialità degli enti locali. Il Presidente dell’UPI e presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, ha evidenziato lo stato di estremo disagio finanziario delle Province richiamando l’attenzione, in particolare, sull’esercizio delle funzioni c.d. residuali o non fondamentali, non ricomprese dalla legge regionale fra quelle oggetto di trasferimento alla regione e che incidono in maniera significativa sulla qualità della vita delle comunità locali. Il Vicepresidente della Provincia di Vibo Valentia, Pasquale Fera, ha richiamato l’importanza di una collaborazione più stretta tra gli uffici amministrativi degli enti al fine di completare velocemente il lavoro dei tavoli bilaterali sullo stato dei rapporti di credito-debito, avanzando anche la proposta di utilizzare unità di personale proveniente dalle province e inserito nei ruoli regionali in funzione di affiancamento e supporto per gli uffici provinciali. Il Presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, ha richiamato l’attenzione sull’urgenza che la Regione riconosca nelle Province leali collaboratori istituzionali promuovendo una significativa devoluzione a loro favore di attività progettuali, gestionali ed operative. Infine il Presidente della provincia di Crotone, Nicodemo Parrilla, ha rimarcato l’esigenza di definire con chiarezza i rapporti con la Regione anche per quanto riguarda il personale regionale ancora operante nelle sedi di pertinenza provinciale. In relazione ai temi trattati, il Vicepresidente Viscomi ha condiviso l’esigenza di ragionare sempre in chiave di sistema ed in una prospettiva di leale collaborazione tra istituzioni chiamate tutte a dare risposte ai bisogni, spesso primari, dei cittadini. Ha poi rimarcato il valore strategico dei tavoli bilaterali chiamati a definire le questioni da tanti anni rimaste in sospeso – per i quali ha chiesto ai dirigenti di tutti gli enti presenti, compresa la Regione, la massima collaborazione – ma anche ad individuare e selezionare i punti reali di incertezza da risolvere sul piano politico, fermo restando che l’obiettivo da sempre espresso dal Presidente Oliverio è quello di una regione snella, di programmazione e non di gestione. Anche in questa logica, il Vicepresidente ha auspicato che dall’Osservatorio stesso possa derivare un utile impulso al processo riformatore anche sul piano legislativo, atteso che le regole di gestione del bilancio impongono di percorre, per alcune questioni specifiche e soprattutto per l’attribuzione di risorse finanziarie, proprio la via dell’intervento legislativo. In questa logica, i partecipanti all’Osservatorio hanno concordemente deciso di convocarsi per il prossimo quattro aprile, al fine di accelerare e monitorare l’intero processo riformatore.

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