REGGIO CALABRIA – «Si svolgerà domani, a Reggio Calabria, la manifestazione nazionale “La Calabria contro la violenza sulle donne”. La manifestazione , inizialmente prevista a Melito Porto Salvo, è stata spostata a Reggio Calabria. La decisione, presa in una riunione in Prefettura, è stata motivata dall’esigenza di non sovraesporre la vittima con un processo ancora in corso. La decisione di cambiare sede della manifestazione senza alcuna consultazione è un segnale a nostro avviso non positivo, pur comprendendo in qualche modo le motivazioni. Inoltre, ad oggi non ci risulta che la giunta regionale abbia fatto alcun passo in avanti sul Progetto Donna; di fatto, nonostante le promesse sottoscritte dall’assessore Roccisano, lo scorso 8 marzo, la legge non è ancora stata finanziata, e in bilancio risultano esserci ancora zero euro per una legge regionale che molto potrebbe fare in termini di prevenzione del fenomeno della violenza sulle donne. Di contro, è stata data copertura finanziaria alla Legge Regionale n. 20/2007. Finalmente. Anche se riteniamo che il finanziamento di 400 mila euro sia del tutto insufficiente per finanziare case rifugio e centri antiviolenza in tutta la regione. Inoltre nulla è stato previsto nell’ambito della prevenzione della violenza nelle scuole, aspetto quest’ultimo importantissimo ed evidenziato in più interventi nella scorsa riunione regionale. Queste scelte ci lasciano perplesse, ma la volontà di stare a fianco delle vittime, di stigmatizzare la violenza nei confronti delle donne e di rilanciare con politiche di genere mirate alla prevenzione del fenomeno, è sicuramente più forte. Pertanto il Comitato per la difesa del Progetto Donna, l’Associazione Internazionale delle Donne, MEDiterranean MEDIA, I giardini di Eva, Erbanetta, Fidapa di Crotone, la Biblioteca delle donne di Soverato, l’UNPLI Provinciale di Cosenza, le associazioni Il Tassello e Brutia di Amantea, la Fidapa di Soverato e l’associazione Progetto Donna di Firmo non parteciperanno al corteo, ma augurano, comunque, buona manifestazione alle/ai partecipanti e si rendono sempre disponibili a partecipare al tavolo di lavoro finalizzato ad una programmazione partecipata degli interventi a sostegno delle politiche di genere».