COSENZA – Sorprende la presenza dei giovani, di tanti giovani, pronti a spendersi per il prossimo, senza alcuna remora né vergogna a tagliare carote, a mettersi ai fornelli, ad impacchettare riso, pollo e spinaci, a spingere un carrello lungo il viale illuminato dai colori della Fiera. I migranti si avvicinano, prima con diffidenza, poi con il sorriso sulle labbra. Per loro un pasto caldo, dopo una lunga giornata di lavoro, è un regalo inaspettato. Fiera in Mensa si trasforma ed in questa edizione 2017 diventa Mensa in Fiera. Dalle parrocchie e dalle associazioni di volontariato cittadine giungono pasta, riso, verdure, carne di pollo, frutta. Si cucina a turno, ieri ai fuochi c’erano i rappresentanti della comunità cinese. Il cibo viene rapidamente porzionato in singoli contenitori. La catena di montaggio ben oliata consente di confezionare in poco tempo circa 900 pasti, pronti per essere serviti direttamente in fiera. In questo capannone che un tempo ospitava le officine delle ferrovie, lavorano fianco a fianco giovani e anziani, italiani e persone di colore, offrendo uno spaccato della Cosenza solidale. Il comitato promotore dell’iniziativa è composto da AGESCI – Zona Terra dei Bruzi, Azione Cattolica Diocesana, CPOA Rialzo, Associazione culturale multietnica “La Kasbah”, Officine Babilonia, Ufficio Migrantes Diocesano, Associazione culturale “Verde Binario” con il sostegno di: Banco Alimentare Calabria, Caritas Arcidiocesi Cosenza-Bisignano, Centro Servizi Volontariato Cosenza, Comunità cinese, Comunità filippina, Comunita latinoamericana, Comunità nigeriana, Fondazione Lilli Funaro, Cooperativa “Soccorso Speranza Onlus”.