Monitoraggio Iss: in Calabria Rt stabile ma l’epidemia in Italia peggiora

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Coronavirus - Covid

ROMA – Sale a 0,95 l’Rt nazionale dallo 0,84 della scorsa settimana. Il dato emerge dal nuovo monitoraggio Iss-Ministero Salute. 

Si confermano per la seconda settimana segnali di “contro-tendenza nell’evoluzione epidemiologica, con progressivo rallentamento nella diminuzione dei nuovi casi fino ad una stabilizzazione, che potrebbero preludere ad un nuovo rapido aumento diffuso nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero rigorosamente mantenute misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale”. 

In Italia la curva ci indica una situazione stabile ma il numero di regioni che segnala un aumento nell’incidenza dei casi comincia a crescere”. Lo ha affermato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio settimanale della Cabina di Regia.  “La popolazione più giovane sta contraendo l’infezione ed è un fenomeno che stiamo analizzando. C’è una crescita inoltre dei casi asintomatici e paucisintomatici”. Lo ha affermato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio settimanale della Cabina di Regia. In questa situazione Brusaferro rileva che “Il decremento dei decessi sta avvenendo molto lentamente'”. “Siamo in una fase molto delicata dell’epidemia, con circolazione diffusa delle varianti che sono più trasmissibili. Ci sono dunque segnali di controtendenza ed è necessaria grande precauzione. Ci potrebbe essere una crescita di nuovi casi se non si rafforzano le misure. Ci sono 2 regioni a rischio alto e un Rt che risale a 0,95″ ha detto Brusaferro. 

Sette Regioni/PPAA hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2, in aumento rispetto alla settimana precedente.

Le altre Regioni/PPAA hanno un Rt puntuale compatibile con uno scenario tipo uno. Lo evidenzia la bozza del monitoraggio. Una Regione (Umbria) e una PA (Bolzano) hanno un livello di rischio alto secondo il DM del 30 Aprile 2020. Sono dieci (contro 11 la settimana precedente) le Regioni/PPAA con una classificazione di rischio moderato (di cui cinque ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e nove con rischio basso. Aumenta il numero di Regioni/PPAA dove sono state riportate allerte di resilienza (11 contro 5 la settimana precedente). 

Diminuisce da 7 a 5, il numero di Regioni e province autonome che hanno un tasso di occupazione delle terapie intensive e dei reparti sopra la soglia critica.  Nelle terapie intensive il valore nazionale è sotto la soglia critica del 30%, a quota 24%. Il numero delle persone ricoverate nelle terapie intensive scende da da 2.214 (02/02/2021) a 2.143 (09/02/2021). Anche nelle aree mediche è in diminuzione, passando da 20.317 (02/02/20201) a 19.512 (09/02/2021).  

Nella settimana di monitoraggio Covid in Italia, in base alla bozza Iss-Ministero Salute, solo Sardegna e Valle d’Aosta, hanno un’incidenza settimanale sotto i 50 casi per 100.000 abitanti (soglia oltre la quale il servizio sanitario ha mostrato i primi segni di criticità); l’incidenza supera invece la soglia di 250 casi per 100.000 abitanti in tre casi: PA Bolzano (770,12 per 100.000 abitanti) PA Trento (254,85 per 100.000 abitanti) e Umbria (283,28 per 100.000 abitanti). L’incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni rimane sostanzialmente stazionaria: 269,79 per 100.000 abitanti (25/1-07/2) contro 273,01 precedente. 

L’indice Rt delle regioni

Abruzzo 1,22 (1,16-1,28)

Basilicata 1,2 (0,98-1,44)

Calabria 0,81 (0,73-0,93)

Campania 0,8 (0,73-0,91)

Emilia-Romagna 0,94 (0,91-0,96)

Friuli 0,98 (0,94-1.03)

Lazio 0,96 (0,93-0,99)

Liguria 1,08 (1,02-1.13)

Lombardia 0,97 (0,94-1.01)

Marche 0,94 (0,86-1,04)

Molise 1,09 (0,79-1,41)

Piemonte 0,93 (0,9-0,97)

Provincia Bolzano 1,25 (1,2-1,3)

Provincia Trento 1,2 (1,12-1,28)

Puglia 1,05 (1,01-1,09)

Sardegna 0,87 (0,82-0,93)

Sicilia 0,66 (0,63-0,69)

Toscana 1,1 (1,06-1,16)

Umbria 1,2 (1,13-1,26)

Val d’Aosta 0,77 (0,58-0,97)

Veneto 0,71 (0,68-0,74)

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