COSENZA – Sarebbe esposto al rischio di una frana il presidio ospedaliero del Mariano Santo di Cosenza, in particolare nell’area del nuovo padiglione di dermatologia oncologica in cui è allocata anche la Pet. A renderlo noto è il senatore del Movimento Cinque Stelle Nicola Morra il quale ha annunciato, nel corso di una conferenza stampa, di aver presentato un esposto alla Procura della Repubblica. Alla base della denuncia, il mancato collaudo del muro di sostegno della strada a valle del nuovo edificio. L’ingegnere incaricato segnala l’insufficienza delle opere di consolidamento realizzate per contenere i movimenti geologici cui è soggetta la collina, raccomandando una costante attività di monitoraggio e l’apertura del passaggio pedonale e carrabile solo a persone autorizzate. «Ci siamo rivolti all’autorità giudiziaria perché sussiste, a nostro avviso, una situazione di pericolo per la pubblica incolumità» spiega il parlamentare. Morra poi, non resiste alla tentazione di tirare in ballo anche il sindaco Occhiuto: in qualità di progettista delle opere non avrebbe tenuto conto di quanto prescritto dallo studio geotecnico condotto prima dell’avvio dei lavori. «Non sapevamo del suo coinvolgimento come tecnico incaricato – ha detto il senatore pentastellato – Lo abbiamo appreso dopo l’accesso agli atti. Il problema investe anche la sottostante strada provinciale di collegamento tra Cosenza a Mendicino. Noi vorremmo che si ragionasse con attenzione su questa situazione, aggravata dal fatto che il professionista responsabile del tutto è un sindaco». Il tentativo di consolidare l’opera con l’apposizione di tiranti e di trincee drenanti non si è rivelata sufficiente. Lo sfilamento e la rottura di alcuni vetri spia rivela la prosecuzione di un fenomeno geologico da monitorare attentamente per evitare drammatiche conseguenze.
LA REPLICA DI OCCHIUTO – Per essere un professore, il senatore Nicola Morra impartisce giudizi e pseudo-bocciature con una superficialità che, per quanto naturalmente politicizzata, non è affatto di buon esempio né ai suoi allievi né ai suoi elettori. Tanto per cominciare, riguardo all’esposto alla Magistratura che l’esponente del Movimento 5 Stelle ha annunciato di fare in relazione al fantomatico crollo di un muro nei pressi dell’ospedale Mariano Santo, occorre dire che nessun muro è crollato. E, soprattutto, che io, per ragioni di opportunità seppure non obbligato dalla legge, mi dimisi nel 2011 da direttore dei lavori dell’opera, quando diventai Sindaco. Di conseguenza, non esistendo un muro crollato e nemmeno un mio ruolo professionale al riguardo quindi, tantomeno, una mia responsabilità, mi aspetto le pubbliche scuse da parte di chi è abituato a dare lezioni di correttezza. Innanzitutto se è vero, come dice Nicola Morra, che il muro è stato realizzato nel 2015, a maggior ragione il suo assunto di accusa parte con un grave errore, visto che, appunto, mi sono dimesso nel 2011. In più, motivo per cui l’allarmismo del senatore Morra è fondato sul nulla, il nuovo padiglione del Mariano Santo è stato collaudato pochi mesi fa dal medesimo professionista che, secondo quanto afferma Morra, avrebbe espresso preoccupazione. I relativi interventi sono stati effettuati nel 2015, con il nuovo direttore del lavori, ing. Marcello Falbo. Nel 2016 il collaudatore, riferendosi all’assetto geologico generale della collina, quindi al di fuori dell’area di cantiere (come rilevato nel corso di un sopralluogo anche da Carlo Tansi, direttore del Dipartimento regionale della Protezione civile) ha richiesto un monitoraggio temporaneo dei muri di sostegno, con strumenti molto sensibili, in grado di rilevare eventuali ulteriori assestamenti millimetrici. Assestamenti che, teoricamente, sono possibili prima che i tiranti applicati raggiungano la massima trazione. Il sistema di monitoraggio è stato commissionato dall’Azienda Ospedaliera al Dipartimento regionale di Protezione civile, sotto la direzione dello stesso Tansi, in perfetta aderenza alla richiesta del collaudatore. Solo per eccesso di prudenza non si consente l’uso della strada adiacente i muri a mezzi non autorizzati. Ripeto: io mi sono dimesso nel 2011 e solo per rispondere a queste diffamazioni ho attinto notizie dall’attuale direttore dei lavori Marcello Falbo. Il senatore Morra per evitare figuracce dovrebbe dunque documentarsi meglio la prossima volta. Tra l’altro, mentre diffama il sottoscritto, lamenta sui social il comportamento della stampa che attuerebbe ricostruzioni immaginarie sui 5 Stelle. E lui cosa fa? Inventa bugie su Mario Occhiuto. Anticipo che per tali falsità il senatore Morra dovrà rispondere nelle sedi opportune. E dal momento che sono intenzionato a richiedere i danni consiglio al professore di stipulare una polizza assicurativa per avvantaggiarsi sul risarcimento.