Natale in ospedale, non solo regali nelle letterine dei bambini ricoverati

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natale_ospedale_letterine_bambini ricoverati_1CATANZARO –  «A me basta essere felice il giorno di Natale con la mia famiglia, spero che tutti i bambini abbiano un giorno così felice e insieme alla loro famiglia», scrive Francesca. La parola “basta” è cerchiata e colorata in giallo oro. Quella di Francesca è una delle 100 letterine scritte dai bambini ricoverati nei reparti di oncologia, pediatria e chirurgia pediatrica dell’ospedale Pugliese-Ciaccio. I bambini arrivano da tutta la Calabria e chiedono innanzitutto salute e serenità, domandano non solo regali per sé, ma anche per i genitori e i fratelli, pensano a Babbo Natale. E ricordano a tutti che Natale non è solo frenesia, consumismo e facili lamentele.

Le letterine sono state raccolte dall’Associazione ‘Tribunale per la Difesa dei Diritti del Minore’ Onlus in sinergia con ‘Una Rete a Sostegno del Bambino Fragile’ con il supporto di Fondazione con il Sud. I bambini le hanno scritte nel Punto Letterina, uno degli angoli delle Case di Babbo Natale allestite dal 6 dicembre negli ospedali Pugliese-Ciaccio. I volontari dell’Associazione saranno insieme a loro, e a tutti i pazienti, anche nel giorno di Natale.natale_ospedale_letterine_bambini ricoverati_2

«Anche se per Natale non posso tornare a casa sono contento lo stesso perché qui tutti mi vogliono bene», scrive Emanuele. «La prima cosa che ti chiedo di farmi stare bene», esordisce Simone. «Sono un bimbo piccolino, vorrei che nel tuo sacco portassi tante pillole “magiche” per guarire tutti i bambini del mondo», domanda Salvatore. I bambini esprimono gentilezza per Babbo Natale (per lui prevedono i biscotti) e, al di là dei giocattoli, chiedono bracciali per le mamme e cravatte o anche una motosega per i papà oppure un fratellino con cui giocare. La richiesta di salute e serenità o di passare il Natale a casa rimanda anche al desiderio dei genitori e dei familiari: «e se solo potessi, esaudisci anche il desiderio dei miei genitori di poterti aspettare tutti insieme a casa, in quello che è il nostro nido di felicità», scrive Samuele (2 anni e mezzo).

Nell’ambito dell’iniziativa promossa da qualche anno da Poste Italiane, in risposta alle loro lettere, i bambini hanno ricevuto o stanno per ricevere un piccolo dono inviato dalla sede centrale di Poste tramite il piccolo ufficio postale di Pentone che, a tal fine, si è trasformato in una redazione di Babbo Natale estemporanea. Perciò la responsabile dell’ufficio e volontaria dell’Associazione, Daniela Fulciniti, ringrazia in modo speciale Poste Italiane e in particolare Lucia Randazzo del CMP (Centro Meccanografico Postale) di Fiumicino e le insegnanti dell’ospedale che hanno aiutato i bimbi a scrivere le lettere.

5_da-dove-arrivano-letterine«Attraverso le loro letterine, ancora una volta i bambini ci stupiscono – fa notare la Fulciniti – e vanno oltre le aspettative della stessa associazione lanciando un messaggio a tutti noi adulti, impegnati in un frenetico consumismo: ci spingono a guardare al Natale con i loro occhi semplici e puri riconoscendo sentimenti di gratitudine verso chi incontriamo durante il nostro cammino, sentimenti di solidarietà, attenzione per i genitori, i familiari e addirittura per Babbo Natale stesso. I piccoli chiedono salute, pace e serenità facendoci riflettere sul fatto che spesso ci lamentiamo senza apprezzare quello che abbiamo. Inoltre, si autovalutano e ci inducono a chiederci se e quanta attenzione effettivamente gli diamo, come Mariagrazia, 4 anni, che esorta i genitori a non sgridare i figli, ma a volergli bene come fanno la sua mamma e il suo papà».

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