ACRI (CS) – «Grazie al Comune di Acri il Commissario Scura ha rimesso la palla al centro in tema di riordino del sistema ospedaliero della Calabria e, quindi, l’ospedale Beato Angelo avrà, così, una ulteriore chance per ritornare ad essere quello che era, ovvero una struttura in grado di soddisfare il fabbisogno acrese e dei dintorni». Sono queste le parole del sindaco di Acri, Nicola Tenuta, a margine dell’udienza tenutasi davanti al Tar della Calabria per ottenere la sospensiva del Decreto 30 del 2016. Il Comune silano ha duramente attaccato il provvedimento perché lesivo dei diritti dei cittadini. «Nonostante le complicità difensive dell’Avvocatura regionale della Calabria, incaricata dal presidente Oliverio, di sostenere il provvedimento di Scura, quest’ultimo ha fatto sapere, per bocca della stessa Avvocatura, che è sua intenzione riscrivere il provvedimento, resosi conto del clamoroso flop che avrebbe provocato. L’Amministrazione Comunale – afferma il primo cittadino – rivendica sin da oggi un ruolo collaborativo per ridisegnare le sorti del Beato Angelo, da collocarsi in una più complessa e soddisfacente offerta di servizi sanitari garantiti alla collettività presilana, nello stesso tempo offre la massima disponibilità per un confronto costruttivo con il Commissario Scura al fine di rispondere alle esigenze degli utenti».