Palateatro G. Carrisi, una discussione sul Bullismo

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Crosia

CROSIA (CS) Occuparsi di bullismo è una priorità per poter realizzare l’obiettivo fondamentale di educare a star bene con gli altri. Famiglie, Scuola, Istituzioni e associazioni devono continuare a programmare e promuovere in maniera congiunta iniziative che affrontino i gravi disagi sociali, in un percorso educativo che aiuti a prevenire tali fenomeni. Con questi obiettivi, l’Amministrazione comunale ha inteso aderire al seminario “Adolescenti devianti: bulli, vittime ed omessa prevenzione. Metodologie di intervento in età evolutiva”, promosso dall’Associazione Concili@mo, con il Patrocinio del Comune di Crosia che si svolgerà domattina, Sabato 30 Gennaio 2016, alle ore 10.00 presso il Palateatro G. Carrisi di Via dell’Arte – Mirto Crosia.

centro storico crosia

Al convegno, introdotto dall’Assistente sociale Mariana Andreoli, e moderato dalla giornalista Stefania Schiavelli, parteciperanno, oltre al Primo Cittadino Antonio Russo e all’Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione Graziella Guido, per i saluti istituzionali, il Consigliere regionale On Giuseppe Graziano. Interverranno inoltre, i dirigenti scolastici degli istituti cittadini, Rachele Donnici e Ida Sisca e ilPresidente dell’Associazione Concili@mo Francesco Maria Madeo e il parroco della Chiesa San Giovanni Battista, Don Giuseppe Ruffo. Tra i relatori: il criminologo, psichiatra e docente Universitario Francesco Bruno, il criminologo clinico, pedagogista e docente Master Criminologia Calabria, Sergio Caruso, e gli avvocati Francesco Madeo e Dora Mauro. La strategia migliore per combattere il bullismo – commenta il Sindaco Russo – è certamente la prevenzione, alla base della quale c’è la promozione di un clima culturale, sociale ed emotivo in grado di scoraggiare sul nascere i comportamenti di prevaricazione e prepotenza. I quali, con il passare del tempo portano ad un maggior consolidamento e ad una maggiore definizione dei ruoli, con conseguenze dannose. Anche perché – sottolinea – oggi, con l’evolversi delle tecnologie, l’espansione della comunicazione elettronica e online e la sua diffusione tra i pre-adolescenti e gli adolescenti, il bullismo ha assunto le forme subdole e pericolose del cyberbullismo che richiedono la messa a punto di nuovi e più efficaci strumenti di contrasto.

La Scuola – aggiunge in conclusione l’Assessore Guido – è il primo luogo di relazioni sociali per i bambini e, in virtù del suo ruolo educativo, ha la responsabilità di farsi portavoce di alcuni valori che possono aiutare a prevenire il bullismo. Promuovere la conoscenza reciproca, favorire l’autostima, insegnare l’apertura verso la diversità e il rispetto degli altri, insegnare ad affrontare i conflitti invece di negarli, spiegare l’importanza del rispetto di regole di convivenza condivise. Accanto al ruolo essenziale della scuola, un compito ancora più delicato è quello della famiglia. È importante che genitori e insegnanti comunichino tra loro e si metta in atto un intervento quanto più condiviso e coerente. In questo processo sinergico, ovviamente, anche le istituzioni devono giocare il proprio ruolo fondamentale, sostenendo e incoraggiando ogni utile iniziativa socio – educativa per l’attuazione dei programmi di prevenzione.

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