COSENZA – “Carcinoma della mammella avanzato: trattamenti di I e II linea” è il tema della tavola rotonda tenutasi presso la sala Mito dell’U.O.C. di Oncologia medica dell’Ospedale Civile dell’Annunziata di Cosenza. Il convegno organizzato dal provider Improve, è stato basato su “come affrontare la decisione di trattamento secondo i criteri di efficacia, sicurezza, qualità e consistenza degli studi e permissibilità”.
Durante il convegno è stato presentato ONCOASIS, il progetto di “Estetica oncologica” , un servizio già istituto gratuitamente presso il nosocomio cosentino e promosso dai dottori Salvatore Palazzo e Serafino Conforti in collaborazione con il Dott. Giuseppe Li Preti, medico estetico, fondatore della scuola per estetiste A.Me. Aura Mediterranea.
Più che un progetto si tratta di un nuovo approccio al benessere delle persone afflitte da patologie oncologiche e che stanno affrontando terapie oncologiche che viene eseguito da personale qualificato. Infatti gli interventi eseguiti dalle estetiste appositamente qualificate, avranno effetti anche sulla sfera sociale e psicologica del paziente, per migliorarne la qualità della vita. I trattamenti estetici sono fondati su principi medico-scientifici e nascono da una strettissima sinergia tra le professioni sanitarie e quelle del benessere seppure differenziate nelle rispettive competenze e mansioni. La salute infatti viene intesa non semplicemente come assenza di malattia ma come uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale. Le terapie oncologiche oggi sono sempre più efficaci in termini di sopravvivenza ma introducono effetti secondari e tossicità cutanee con ripercussioni sulla qualità della vita, sulle relazioni sociali e lo stato d’animo dei pazienti con un possibile impatto anche sul decorso della stessa terapia.
Il progetto Oncoasis, nasce anche con la finalità di garantire ad ogni donna in terapia oncologica, in quanto persona prima che malato, il diritto a mantenere per quanto possibile il proprio stile e qualità della vita a tutti i livelli, personale, familiare e sociale.
Apprezzato anche dalla consigliera comunale Francesca Cassano che ha seguito con interesse la presentazione, intervenendo con visibile partecipazione. <<A qualcuno può sembrare banale o superficiale, afferma la Cassano, ma i cambiamenti estetici spaventano più delle conseguenze sulla salute e riguardano tutte le donne anche quelle che fino al giorno prima non badavano alla propria immagine. E’ vero che l’aspetto esteriore non è l’elemento fondamentale che ci contraddistingue ma è pure vero che attraverso il corpo, il viso e la chioma che comunichiamo col mondo esterno. La maggior parte delle terapie lascia segni sul corpo che sono un rimando continuo alla condizione di malato e che impattano negativamente sulla vita sociale di chi la sta vivendo. Per una donna, in particolare, quando bellezza e femminilità vengono intaccate viene meno la propria identità, e insieme a dolore fisico e mentale subentrano insicurezza, imbarazzo e disagio per un’immagine nella quale non si riconosce».
Sapere che oggi nel nostro ospedale, che deve affrontare quotidianamente problematiche di diverso genere, da quelle strutturali a quelle igienico-sanitarie, dalla logistica e alla carenza di personale, esista la possibilità di curare il benessere della donna in concomitanza alle terapie oncologiche intraprese, può cambiare molto la percezione di se stesse la propria qualità di vita ripercuotendosi anche sull’andamento della malattia.
I due termini ESTETICA e ONCOLOGIA sembrano distanti perché sembra quasi poco realistico pensare che una donna a cui è stato diagnosticato il cancro abbia ancora il desiderio – e il tempo – di sentirsi bella. In questo modo non ci rendiamo conto di quanto, invece, in un percorso di guarigione, siano importanti l’aspetto psicologico e le relazioni sociali. Ed è per questo che non posso che essere soddisfatta del risultato raggiunto dal Dott. Conforti che insieme al Dott. Li Preti e con il supporto del Dott. Palazzo hanno creato la “tenda del benessere” all’interno del Reparto di Oncologia medica dell’Ospedale Annunziata di Cosenza. E’ un primo ma importante passo verso un nuovo modo di affrontare la malattia. Non possiamo che augurarci che questo sia solo l’inizio di un progetto che si sviluppi sempre di più sul territorio attraverso la collaborazione ed il supporto delle istituzioni. Mi piace pensare, conclude Francesca Cassano, che in breve tempo possa nascere un Albo di estetiste qualificate per indirizzare i pazienti e le figure professionali specificatamente formate in modo sempre più specialistico>>.
Fiorenza Gonzales