Camigliatello (Cs)-E’ domenica. E’ il 24 gennaio. Tre giorni fa, in Calabria, a quote molte basse, raccontavamo i disagi e i blocchi autostradali dovuti ad una neve preannunciata ma, pare, per molti imprevista. Oggi, la neve continua ad essere protagonista, ma di un’altra triste e disagevole situazione. Imprevista anche questa? A Camigliatello, ridente meta turistica della Sila cosentina, le piste da sci non esistono più. O meglio, esistono per chi di sciare proprio non vuole saperne dal momento che, come documenta la foto, sono diventate meta preferita per giochi e divertimento per quanti hanno pensato bene di lasciarsi andare con buste e slittini, noncuranti di rovinare l’unico terreno disponibile per gli sciatori. Colpa degli impianti ancora chiusi? Dell’assenza assoluta di sicurezza e controllo? Della voglia, irrefrenabile, di fare ciò che si vuole senza tener conto di limiti ambientali? Dell’inesperienza, dell’ignoranza?
La Calabria non è nuova a certe situazioni. A turisti o pseudo tali che sono convinti di poter fare ciò che vogliono senza alcun controllo, rovinando l’ambiente e quel poco di territorio che si presterebbe al marketing territoriale. Vige il pressapochismo, la noncuranza, l’ignoranza, d’estate sulle coste, d’inverno in montagna. Feroce la rivolta di una gruppo di sciatori e di professionisti del settore che sulla neve ci lavorano.
A.A.A cercasi responsabili e responsabilità.
Lia Giannini