CATANIA – Nel corso della mobilitazione della Coldiretti nella città siciliana, è stata resa nota una lettera del Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina e indirizzata al Ministro alle Attività Produttive Federica Guidi. Scopo della missiva è sollecitare dei passi in avanti per aumentare il contenuto in termini di succo d’arancia nelle bibite fino al 20%.
Si legge nella lettera: “La legge 30 ottobre 2014, n.161 (legge europea 2013-bis) stabilisce, all’articolo 17, comma 1, che le bevande prodotte in Italia e vendute con il nome dell’arancia a succo, o recanti denominazioni che a tale agrume si richiamino, devono avere un contenuto di succo di arancia non inferiore a 20g. per 100cc o dell’equivalente quantità di succo di arancia concentrato o disidratato in polvere. Lo stesso articolo al comma 3 stabilisce che tale obbligo entri in vigore a decorrere dal dodicesimo mese successivo al perfezionamento, con esito positivo, della procedura di notifica della Commissione Europea ai sensi della Direttiva 98/34/CE, di cui dare notizia mediante pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. In proposito ricordo che la norma tecnica è stata notificata alla Commissione Europea, tramite l’ufficio centrale di notifica del Ministero dello sviluppo economico, e il periodo di stand still (blocco/fermo n.d.r.) risulta essere terminato lo scorso 5 gennaio 2015, senza alcuna reazione da parte della Commissione. Poiché la richiamata direttiva europea non prevede necessariamente l’emanazione di un provvedimento esplicito da parte della Commissione, è da ritenersi che, decorsi utilmente i termini, sia possibile dare attuazione alla norma tecnica di cui al citato articolo 17 della legge 161/2014. Ti chiedo pertanto di valutare l’opportunità di adottare le iniziative finalizzate a confermare la piena efficacia delle citate disposizioni della legge europea 2013-bis“.
Soddisfazione per il contenuto della lettera è stata espressa da Pietro Molinaro, Presidente di Coldiretti Calabria, poichè, ha dichiarato che “questa disposizione che modifica una legge di 55 anni fa è nata in Calabria con l’iniziativa “Non lasciamo sola Rosarno…..coltiviamo gli stessi interessi” e riguarda tutti gli agrumicoltori del sud e tutti i cittadini – consumatori”. L’auspicio, a questo punto, è che i produttori di bibite non frappongano ostacoli di tipo burocratico e adeguino la percentuale di succo nelle aranciate con arance al 100% italiane. Questo, ha concluso Molinaro, sarebbe “un bel segnale nei confronti di un vasto territorio che ha nell’agrumicoltura una reale possibilità di sviluppo e reddito e un contributo fondamentale a coniugare giustizia economica e sociale”.