Cosenza ( Cs) – Venerdì 12 febbraio alle ore 11 nella sede dell’ufficio territoriale dell’eurodeputata Laura Ferrara in corso Mazzini 175 a Cosenza verrà presentato il progetto “Punto zero acqua” con un primo resoconto dei dati raccolti nel mese di gennaio. Si tratta di un un monitoraggio dei livelli di inquinamento acquatici in diverse aree della regione Calabria attraverso la misurazione di specifici parametri ambientali. I rilevamenti portati avanti nel territorio calabrese rientrano nell’iniziativa nazionale promossa dal portavoce al Parlamento europeo del Movimento 5 Stelle Piernicola Pedicini, per effettuare il controllo e il monitoraggio ambientale nelle zone a rischio. Insieme a Laura Ferrara e Pedicini saranno presenti anche il portavoce al Comune di Rende Domenico Miceli, l’esecutore del progetto Carmine Ventre del Centro Analisi Biochimiche S.a.s. ed il coordinatore Alessandro Melicchio, ricercatore Unical. “La Commissione europea ha avviato un’ulteriore procedura d’infrazione all’Italia per la mancata bonifica di siti inquinati – ricorda la Ferrara – in Calabria sono 130 i Comuni nei quali i sistemi di depurazione delle acque funzionano male o per niente. Punto zero permette, da un lato, lo studio della variazione di concentrazione di inquinanti ambientali nel tempo. Dall’altro, l’accertamento della condizione attuale, nel tentativo di verificare l’eventuale esposizione antropica a rischi ambientali. In questa prima fase i tecnici hanno eseguito tre tipologie di campionamenti: acque marine, acque fluviali ed acque di falda”. I siti sinora interessati sono stati: Cosenza, fiume Cardone, in località Casali, Rende (Cs), area Legnochimica, acqua di falda da pozzo di un privato e acqua fluviale a valle del depuratore, Rossano (Cs), acqua marina nei pressi della centrale idroelettrica (al momento dismessa), Celico (Cs), fiume a valle della discarica, Corigliano Calabro (CS), foce del fiume Crati, Gioia Tauro (Rc), acqua marina a San Ferdinando, non distante dall’area portuale, Invaso fiume Metramo (Rc).