COSENZA – “Le Autonomie Locali, i servizi sociali comunali in particolare, subiscono l’ennesima scelta scellerata del Governo Meloni che di fatto abroga il reddito di cittadinanza a partire dal 1 gennaio 2024, sostituendolo con altre misure. Ma già oggi lo ha sospeso facendo ricadere sui Comuni le procedure di verifica e accertamento anche per quanti erano precedentemente stati presi in carico dai Centri per l’Impiego. A Cosenza si tratta di circa 1500 persone”. Lo afferma il sindaco Franz Caruso appena informato dai responsabili welfare delle prime calche che si sono registrate questa mattina presso gli uffici di via Degli Stadi.
“La situazione mi preoccupa molto – prosegue Franz Caruso – perché per gli uffici è impossibile espletare, peraltro, in pochissimo tempo, le procedure burocratiche, delicate e sensibili, che sono state delegate ai Comuni, anche alla luce dell’impossibilità di usufruire di supporti informatici adeguati e di personale qualificato per rendere esigibile un impegno così gravoso. Inoltre, a seguito delle modifiche alla legge sulle Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro, molte persone non potranno confermare i requisiti richiesti e si vedranno escluse dalla misura di sostegno e chi lo dovrà comunicare loro sono le nostre assistenti sociali. Per cui la “colpa sarà dei Comuni”.
“Non ritengo questa situazione assolutamente accettabile – conclude il sindaco Franz Caruso – anche perché la rete dei servizi sociali in Italia, e a Cosenza in particolare come in tutte le città del Sud, è allo stremo delle forze a causa del troppo carico di lavoro e del personale a disposizione che non è sufficiente. E’ auspicabile, pertanto, che il provvedimento adottato, che prevede, peraltro, la sospensione dell’assegno del reddito di cittadinanza con ricadute pesanti sul tessuto sociale, venga sospeso”.