Salone del Gusto, la Calabria al centro di Terra Madre

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TORINO – Profondo food, la Calabria al Salone del Gusto. Prosegue il viaggio alla scoperta delle eccellenze calabresi. La giornata di ieri, presso lo stand Regione Calabria, si è aperta con Filippo Cogliandro che ha cucinato il Caciocavallo di Ciminà, poi una degustazione del caffè alla liquirizia. La giornata, impreziosita dal saluto allo stand istituzionale del Presidente Mattarella e del Ministro dell’Agricoltura Martina, è proseguita con il laboratorio del gusto e degustazione del pane di Canolo. Guerino Nisticò ha presentato il progetto “Borghi in Comunità” – Comunità Terra Madre dello Ionio Calabrese. La sperimentazione di un nuovo modello di integrazione sociale nei centri in via di spopolamento che ha spinto un gruppo di giovani di Badolato (in collegamento con la condotta Slow Food Soverato Versante Jonico) ad elaborare un modello di comunità nel borgo in cui i cittadini storici ed i nuovi cittadini (non solo turisti, ma nuovi residenti),  possano  ricreare insieme i luoghi di socialità e mantenere vive le tradizioni popolari. In questa nuova visione di integrazione sociale e solidale assumono un grande significato il recupero e la valorizzazione degli antichi “catoja” (cantine) nel borgo e dei forni pubblici popolari, detti “cocipana”, nella Marina. Intorno a questi slow-foodnuovi punti di riaggregazione si darà vita anche a percorsi naturalistici e storici nel borgo  e nel territorio circostante il villaggio, ripristinando i vecchi percorsi, soprattutto quelli adiacenti ai torrenti coi vecchi mulini, con eventuali soste gastronomiche che ripropongono il mangiare tradizionale con i suoi prodotti locali. Profondo food è proseguito con il secondo workshop informativo del PSR Calabria 2014/2020, dal titolo “La programmazione integrata di filiera agroalimentare”, con l’Autorità  di Gestione del PSR Calabria 2014/2020 Alessandro Zanfino, che ha sottolineato il ruolo dei fondi comunitari e del Programma di Sviluppo rurale in particolare, per incrementare la qualità, la redditività e l’efficienza del settore agroalimentare e per favorire lo sviluppo dei territori rurali. “La Regione Calabria, attraverso il PSR, – ha affermato – punta a creare progetti integrati di filiera, per far aggregare i produttori e per costruire delle solide filiere produttive, ma anche alla promozione e alla valorizzazione dei prodotti per intercettare nuovi mercati”. A seguire, il laboratorio sui fichi coordinato da Daniela Cennamo e Maurizio Rodighiero che ha visto la partecipazione delle comunità del Fico caprificato di San Floro, il fico dottato cosentino, il Fico monnato del Cilento ed i presidi Lonzino di Fico delle Marche, fico secco di Carmignano, fico mandorlato di San Michele Salentino, fico secco di reale di Atessa. Giovanni Benvenuto, Francesco Sottile e Nicola Fiorita hanno discusso di tutela dei paesaggi rurali e promozione della biodiversità degustando uva zibibbo e raccontando l’esperienza dello zibibbo di Piazzo Calabro, recentemente riconosciuto presidio slow food. Il fitto programma di ieri si è concluso con degustazione delle birre artigianali calabresi coordinata da Eugenio Signoroni e Manila Benedetto mentre Silvio Greco, in serata, ha cucinato il pesce povero discutendo con Raffaele Denami e Cosimo Caridi anche del comparto ittico calabrese. La degustazione di un dolce al bergamotto ha chiuso la seconda giornata di Profondo Food.

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