COSENZA – Quattrocento sindaci calabresi si trovano a Roma per il sit in organizzato da Anci Calabria davanti a Palazzo Chigi. Una delegazione degli stessi intorno alle 15 è stata ricevuta dal premier Conte è dalla ministro della salute Speranza per chiedere al Governo l’azzeramento del debito sanitario e la fine del commissariamento della sanità calabrese che dura da 11 anni. Fra i sindaci ricevuti quelli delle città capoluogo.
La parola ai sindaci
«É una protesta civica legittima – ha dichiarato il Primo cittadino di Castrovillari Mimmo Lo Polito – che, in questo momento storico, caratterizzato dalla pandemia, riveste un particolare significato per l’erogazione di quel diritto che non può più attendere ed essere mortificato. I servizi territoriali – richiama- con gli avamposti sanitari, espressi da ospedali, presidi e case per la salute, con donne e uomini che cercano di fare del loro meglio per l’assistenza sanitaria, sono al centro di questa denuncia che richiede contenuti per Tutto e su cui non ci si può permettere più errori; è urgente un sostanziale cambio di passo rispetto alle esigenze di cura dei calabresi che non possono essere considerati di serie “B”».
«La presenza di noi sindaci calabresi oggi a Roma non é solo protesta – dichiara il sindaco di Acri Pino Capalbo -. Vogliamo collaborazione tra le istituzioni, al di là delle appartenenze partitiche e delle strumentalizzazioni che ci auguriamo nessun leader nazionale voglia fare.Questa grave situazione emergenziale necessita di risposte immediate e drastiche per fronteggiare gli innumerevoli ritardi della nostra sanità territoriale ed ospedaliera».