ROCCELLA JONICA (RC) – Sulla presa del Palazzo d’Inverno e le sue conseguenze il pensiero critico non smette mai di riflettere, appropriandosi dei punti di forza e superando le debolezze per aprire il varco a una coscienza e a una prassi della trasformazione. «Il miglior modo per omaggiare la grande rivoluzione sovietica consiste nel mostrare le immagini che essa è stata capace di produrre. Immagini in cui è narrato un modo di essere altro della realtà, una nuova visione delle cose che identifica un vero e proprio cambio di paradigma» – afferma Alessandra Mallamo, coordinatrice dell’Associazione Culturale Scholé, che il 7 novembre curerà la serata dedicata ai cento anni dalla Rivoluzione Russa.Cinema e filosofia serviranno per ragionare intorno a quella che è stata battezzata “Una splendida aurora”;l’evento di svolgerà nella sede di via Umberto I, 106, a Roccella Jonica, dalle ore 18,30 in poi. «Alcune delle sequenze più significative della produzione filmica di Sergej Eisenstein e di Zdiga Vertov saranno l’oggetto della nostra riflessione – prosegue Mallamo – che si svilupperà intorno a quelli che definiamo i capisaldi concettuali di ogni azione rivoluzionaria: apparizione del nuovo, ebbrezza del cambiamento, rifigurazione dello spazio, del tempo e dell’ordine delle cose». La settima arte, dunque, come lo strumento espressivo e teorico della rivoluzione; nelle opere dei due cineasti prese in esame, come in molte altre dell’avanguardia sovietica, si esprimono, infatti,alla perfezione i processi di produzione del pensiero e le passioni che accompagnano le vicende nate in quell’Ottobre del 1917 e che hanno cambiato tutta la storia del Novecento, nonché la storia del cinema stesso.