Scienziato meridionale scopre grotta sotto ghiacciaio dell’Antartide. L’INTERVISTA

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Milillo

COSENZA – Arriva dal Sud Italia una grande scoperta scientifica di richiamo internazionale. E’ infatti il team guidato dal 29enne Pietro Milillo ad aver scoperto l’esistenza di un’imponente cavità – grande quasi quanto Manhattan- situata al di sotto del ghiacciaio Thwaites, nell’Antartide Occidentale. Milillo, pugliese di nascita, è di fatto calabrese d’adozione, per via delle vacanze estive trascorse ogni anno ai Laghi di Sibari, dove ha casa e ancora oggi molti amici.

A provocare la formazione della vasta grotta sarebbe stato lo scioglimento di un imponente ghiacciaio che potrebbe avere quindi conseguenze per l’intero ecosistema. 

Alla base della scoperta l’accurato lavoro di ricerca di un team di glaciologi provenienti da tutto il mondo, realizzato soprattutto grazie ai satelliti radar in orbita “Cosmo – SkyMed dell’Agenzia Spaziale Italiana e di quelli tedeschi. La speranza degli studiosi è che non si sciolga del tutto il ghiaccio che compone il Thwaites, perchè potrebbe provocare un allarmante innalzamento del livello dei mari.

L’INTERVISTA a Pietro Milillo 

Si sarebbe aspettato un risultato così sconcertante dallo studio condotto?

No! Sostanzialmente avevo un’idea che quella zona fosse caratterizzata da un certo tipo di fenomeni. Ci aspettavamo un arretramento del ghiacciaio ma non così veloce e soprattutto non  con questa rigorosità che poi è stata registrata dai satelliti. Ci aspettavamo un cambiamento, ma non così drastico.

Quanto tempo ha investito insieme a team di lavoro per giungere a questo grandioso se pur preoccupante risultato?

Questo lavoro e’ iniziato tre anni fa, sostanzialmente alla fine del mio dottorato di ricerca per poi continuare con il mio post-dottorato. Ha coinvolto diverse fasi di analisi: la prima sicuramente la più importante, è stata l’elaborazione dei dati. La scrittura in sè delle ricerche ha impiegato quasi un anno, quindi direi tre anni di ricerche”.

Quale consiglio si sente di dare agli osservatori per evitare una catastrofe naturale e a noi cittadini?

Ai miei colleghi mi sento di dire che mi piacerebbe che utilizzassero questi dati per migliorare i modelli di predizione dei ghiacciai e dell’innalzamento del livello del  mare. Consigli per l’umanità? Beh, al di là carattere più o meno sensazionalista che le varie testate hanno potuto dare alla notizia, il consiglio che sento di dare a tutti è di cercare di essere più sensibili ai temi relativi all’ambiente nel quotidiano, dalla raccolta differenziata al risparmio dei combustibili fossili, fino al possibile utilizzo di mezzi elettrici o meccanici come la bicicletta.
Gaia Trombino

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