Si è concluso il primo Corso di Formazione di “Giornalisti d’Azione”

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CATANZARO – «Sarà superfluo dirlo, ma le immagini, nel giornalismo televisivo, hanno una grammatica ed una sintassi. Si pensi allo stand up che non può essere messo a caso in un servizio, ma deve seguire una logica di comunicazione: lo si può usare per parlare di qualcosa quando non si hanno le immagini pertinenti, ma anche per legare due parti di un servizio oppure per testimoniare la presenza del giornalista e dell’emittente in quel determinato posto». Sono queste le parole di Annabruna Eugeni, programmista regista della sede Rai per la Calabria, dal 1978 nel mondo della Comunicazione, prima con le tv private e poi con la rete pubblica regionale, già docente all’Università della Calabria, durante il corso di formazione teorico – pratico su “Il linguaggio delle immagini nel giornalismo televisivo” organizzato dal movimento Giornalisti d’Azione che si è svolto a Catanzaro.

Il primo incontro tenuto, appunto, da Eugeni è stato completato con la lezione di ripresa e montaggio digitale tenuta da altri due professionisti della tv privata e pubblica, Marcello le Piane, direttore della società di produzioni tv Component, da anni al servizio di Rai e Mediaset in Calabria, e da Massimiliano De Lio, tecnico di montaggio della sede regionale della tv di Stato. «Perché oggi – dice il presidente di Giornalisti d’Azione Mario Tursi Prato – al giornalista viene chiesto di saper usare anche telecamera e software di montaggio, perché le aziende editoriali hanno necessità di ottimizzare le risorse economiche e considerano un inutile dispendio l’investimento su quelle che, fino a qualche tempo fa, erano le tre figure professionali di giornalista, operatore di ripresa e montatore che andavano a comporre la troupe. Ritengo – continua – che si perda in qualche modo di qualità optando per la figura unica, ma, d’altro canto, mi rendo perfettamente conto che il futuro non si può arrestare. E i giornalisti calabresi hanno il dovere di arricchire il loro bagaglio professionale per poter offrire risposte concrete alle esigenze del nuovo mercato editoriale, che significa anche web oltre che tv e carta stampata». Il corso è stato il primo esperimento dell’associazione dei giornalisti calabresi. «Crediamo – dice il vicepresidente di Giornalisti d’Azione Francesco Montemurro – di avere intercettato un’esigenza reale, concreta, offrendo ai colleghi una conoscenza divenuta ormai indispensabile, come dimostra l’ampia ed entusiastica partecipazione che abbiamo registrato». Il Direttivo del movimento, intanto, annuncia già che è già pronto un nuovo appuntamento formativo. Stavolta l’attenzione sarà rivolta all’uso degli Iphone per confezionare servizi radiotelevisivi e l’utilizzo delle piattaforme social Facebook e Instagram.

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