MONTALTO UFFUGO (CS) – Dopo 15 mesi di lavoro che, certamente, continuerà instancabile, si raccolgono i frutti ed i dati dell’opera del progetto “Avanzo…quando Ristorando diventa Social Maker” che ha per obiettivo aiutare le persone in difficoltà a reinserirsi nel mondo del lavoro e ad integrarsi nel tessuto sociale grazie alla possibilità di fare volontariato.
Il progetto è stato finanziato, per la seconda volta, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito della Direttiva 266, nell’annualità 2015. Meda Calabria (che ha il ruolo di capofila) insieme ad Amicib, Amico Volontario, Stella Cometa, Comune di Cosenza, Casa Circondariale di Cosenza, Comune di Spezzano Piccolo e alcune aziende del territorio, ha rafforzato sul territorio la coscienza comune che si può riuscire a riemergere se le forze, condivise, guardano non a se stesse e al proprio mondo, ma al benessere generale, vero senso di comunità. L’iniziativa è legata alla mensa sociale, “Ristorando”, attivata per le nuove povertà a Cosenza, in Via Popilia di fronte all’Agenzia delle Entrate e ai vari sportelli di ascolto dislocati in più parti della città e nella Casa Circondariale di Cosenza.
Le persone coinvolte, prestando servizio volontario nella mensa Ristorando di Cosenza, nella Casa Circondariale o nei vari sportelli di ascolto, con percorsi formativi teorici e pratici, hanno ricevuto accesso a vari servizi assistenziali (la stessa mensa, consulenze, spese alimentari, ore di palestra, farmaci e visite mediche e socializzazioni), imparando l’arte della cucina, dell’ascolto e formandosi anche professionalmente con corsi specifici. Il loro lavoro volontario, inoltre, e nel frattempo, ha contribuito alla realizzazione di oltre 60 pasti giornalieri presso la mensa Ristorando.
Più che la raccolta di numeri, che nella disseminazione dei dati, è certamente identificativo del processo di buona riuscita, ciò che colpisce e motiva volontari e opinione pubblica è, senz’altro, la ricaduta sociale, quello che ormai si definisce tecnicamente “impatto”, e l’impatto del progetto è giusto lasciarlo esprimere ai diretti beneficiari, con testimonianza diretta, molte volte arrivata via sms ai referenti e, ripetuta, ai tanti volontari accoglienti del bisogno.
«In un momento in cui il tessuto sociale non è solido, le reti di solidarietà fanno la differenza” dice Flora Barone referente del progetto “Non solo volontariato, perché da soli non potremmo. È proprio l’unione delle realtà pubbliche, private e produttive che possono dare risposte. Noi non abbiamo bacchette magiche, né tantomeno siamo speciali, abbiamo creato una rete con comunione di intenti, condividiamo il nostro sogno di far vivere a questa nostra bellissima città, la migliore realtà sociale possibile».
Domenica 25 febbraio, presso l’Hotel residence Le Ceramiche di Montalto Uffugo, si è tenuto l’evento finale di progetto dal titolo “Un pranzo di Ristorando…al ristorante” per ringraziare e coinvolgere volontari, beneficiari e stakeholders in quello che sarà solo un nuovo inizio.