Summer Arena, il Tar rigetta il ricorso di Senese, «Non ci fermeremo»

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CATANZARO – «La Summer Arena ad oggi rappresenta l’evento più importante del Sud Italia, premiata dalle migliori produzioni italiane e tra le dieci più significative del nostro paese. Eppure, nonostante le sue ricche programmazioni estive che portano migliaia di spettatori anche da fuori regione a Soverato, non è rientrata nel bando triennale 2017 dedicato alla cultura, sebbene il presidente Oliverio al riguardo abbia ricordato in più e più occasioni di aver investito seicento milioni di euro. I calabresi attendono ancora di conoscere, oltre ai nostri grandi eventi, quali altri rientrano in tale contesto. E’ evidente che la promozione culturale e turistica del nostro territorio, generata da prestigiosi eventi che hanno portato in Calabria artisti di fama internazionale, prescinde da quella promozione culturale e turistica tanto decantata nelle stanze della Cittadella regionale. Gianna Nannini, Fiorella Mannoia, Mario Biondi, Ligabue, J-Ax e Fedez, Paola Turci, Il Volo, e gli altri che arriveranno nel 2018, come Biagio Antonacci, Gianni Morandi, Nek, Renga e Pezzali, Alessandro Mannarino, sono solo alcuni dei grandi nomi che la Esse Emme Musica ha portato e porterà nella nostra regione. Per questo non ci fermiamo di fronte al rigetto da parte del Tar del nostro ricorso in merito all’assegnazione dei finanziamenti regionali per la cultura: le attività promosse dalla Esse Emme Musica coniugano da sempre turismo e cultura, ed è doveroso soprattutto nei confronti dei nostri primi sostenitori, il pubblico, proseguire rivolgendoci al Consiglio di Stato, in questa battaglia contro lo spirito clientelare che sembra perseverare nelle stanze di potere. Il prossimo evento in programma, quello del doppio concerto di Biagio Antonacci, il 16 e 17 gennaio al PalaCalafiore di Reggio Calabria, è realizzato senza alcun contributo pubblico, e per questo lo voglio dedicare al nostro presidente della Regione Calabria Oliverio che detiene la delega a Cultura e spettacolo, e finanzia tutti i suoi amici, i suoi parenti stretti che ha nella sua stanza, fondazioni e associazioni tutti vicine a lui per scambi di voti e ha pensato bene di lasciare fuori l’unica azienda calabrese che crea cultura, promozione turistica, economia e posti di lavoro. Un applauso al presidente Oliverio».

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