CATANZARO – Ancora irrisolta risulta la questione dei tirocinanti di Giustizia in Calabria, esclusi dal contingente delle 2600 unità che hanno trovato collocazone partecipando al bando dello scorso novembre. Tuttavia, un segnale positivo è sembrato provenire nella giornata di oggi da Cosimo Ferri, sottosegretario alla Giustizia, contattato telefonicamente per mediazione del Presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno. Difatti, i precari erano oggi riuniti in assemblea alla presenza dei rappresentanti sindacali della Cisal, nella sala Giunta della Provincia di Catanzaro. Da tempo, del resto, Bruno si era impegnato a favorire il confronto tra le istituzioni nazionali e i tirocinanti. L’ultimo incontro in ordine di tempo tra una delegazione di lavoratori, rappresentanti sindacali e il presidente Bruno con il sottosegretario Ferri risale proprio a domenica scorsa, a Botricello. Nel corso dell’assemblea di stamattina è emerso il contenuto della proposta inoltrata al sottosegretario Ferri per recuperare i mille tirocinanti esclusi dal bando dello scorso novembre 2015. I precari presenti hanno potuto registrare una incoraggiante apertura finalizzata a consentire, attraverso l’utilizzo di economie derivanti dai posti non coperti dal bando dell’Ufficio del Processo e dai fondi del Fondo unico Giustizia, il coinvolgimento in un nuovo tirocinio formativo di circa mille tirocinanti esclusi dal bando del 2015. Questo consentirebbe di riportare i tirocinanti coinvolti al contingente iniziale dei 2600 originariamente avviato dallo stesso Ministero della Giustizia. In quella occasione, infatti, un decreto ministeriale metteva a bando 1502 posti per la costituzione dell’Ufficio del Processo: di questo bando solo 23 posti sono stati destinati alla Calabria a fronte di un contingente di tirocinanti avviati con la legge 111/2001 di circa 670 unità, già ampiamente professionalizzate e formate con fondi ministeriali. Tale risoluzione, ha evidenziato la Cisal attraverso il dirigente regionale Gianluca Persico e il segretario provinciale Giuseppe Mazzei, «permetterebbe al Ministero di garantire una grande attenzione a quelle Procure di frontiera che necessitano di maggiori risorse umane, oltre che restituire dignità a questa categoria di lavoratori svantaggiati che meritano equità di trattamento», a tal fine rivolgono un appello alla deputazione calabrese. Il presidente Bruno ha espresso ancora una volta sostegno e vicinanza ai tirocinanti della giustizia dicendosi pronto ad affiancarli per una positiva risoluzione della vertenza.