COSENZA – «I dati Open Coesione aggiornati al 3.12.2021 – scrive in una nota il Segretario dell’UST CISL Cosenza Giuseppe Lavia –, al netto di qualche stato di avanzamento non registrato, ci restituiscono un quadro molto preoccupante sulla capacità di spesa e di messa a terra degli investimenti a valere sul ciclo di programmazione 2014-2020, nella nostra regione e nel territorio provinciale.
Sul ciclo di programmazione POR 2014-2020, degli investimenti per le infrastrutture risultano non avviati ben 63 progetti. Di questi, 27 interventi riguardano il tema Ambiente, in gran parte per interventi su depurazione, collettamenti fognari e ciclo dei rifiuti. Il totale dei progetti non avviati solo in questo ambito sfiora i 22 milioni di euro.
21 sono i progetti sulle infrastrutture scolastiche che risultano non avviati in regione, 11 dei quali nella provincia di Cosenza che valgono 9,5 milioni di euro.
Se passiamo dalla programmazione POR 2014-2020 al famigerato Patto per la Calabria, che utilizza le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, registriamo – prosegue Lavia – come il 14% dei progetti non risulti avviato e solo l’1% dei progetti risulti concluso.
Il Patto per la Calabria destina 947 milioni di euro alle infrastrutture, per un totale di 700 progetti: 2 soli gli interventi portati a termine; 154 quelli non avviati.
Per la provincia di Cosenza i progetti non avviati sono 69; 24 di questi superano il milione di euro.
I progetti che non risultano avviati sul tema ambiente sono 40, quasi tutti su depurazione e collettori fognari, una delle priorità per la nostra regione.
Complessivamente i progetti sulle infrastrutture del Patto per Calabria che risultano non avviati nella provincia di Cosenza valgono oltre 66 milioni di euro, 46 milioni dei quali sull’ambiente, quasi tutti su depurazione e reti di collettamento fognario.
Evidentemente, – afferma ancora Giuseppe Lavia – al netto di qualche dato mancante, la fotografia ed i numeri che emergono sono impietosi.
Occorre cambiare marcia, evitare di ripetere gli errori del passato e del presente sulla spesa, perché il lavoro si crea con la messa a terra degli investimenti e con l’apertura dei cantieri.
Occorre aiutare i Comuni che non hanno uffici tecnici e non hanno personale, perché altrimenti non riusciremo a spendere bene le risorse già disponibili e quelle che verranno con il PNRR.
Occorre – conclude il Segretario Generale della CISL della provincia di Cosenza – evitare il rischio di una nuova stagione di progetti “sponda” con i quali rendicontare risorse già assegnate in passato su nuovi piani e programmi che, invece, devono prevedere investimenti nuovi, realmente addizionali ed aggiuntivi, per evitare l’ennesima beffa».