Uil Cosenza, la politica esagera sulla questione della metro

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COSENZA (CS) La vicenda della Metro, così come era prevedibile, sta assumendo una dimensione centrale nel dibattito politico, economico e sociale, vista la voglia del Presidente della Giunta Regionale di voler legare a questa opera tutto l’interesse che riguarda il territorio cosentino.

A voler malignare, l’anticipata conclusione della sindacatura Occhiuto sembra essere anche legata ad un’opera molto discussa e criticata verso la quale il Sindaco ha da sempre obiettato l’inutilità e il danno che avrebbe arrecato ad uno dei più belli Viali del Mezzogiorno d’Italia.

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Gli stessi suggerimenti per una modifica, peraltro anche meno costosa, del rilevato ferroviario aveva, e ancora oggi riscontra molti consensi da parte di chi, superata la vicenda Viale Parco, non esclude l’utilità della stessa opera.

A dichiararlo è il Segretario Generale della UIL cosentina, Roberto Castagna, che parla di ottusità politica, di miopia urbanistica, di interessi di pochi a danno dell’intera collettività.

Cosa c’è dietro la Metro non è difficile comprenderlo, in una realtà povera sul piano economico e mediocre sul versante politico.

Da tanti anni la rappresentanza politico istituzionale, quella imprenditoriale e spesso anche quella sociale ha accettato qualunque cosa decisa dall’alto pur di poter gestire gli appalti, le assunzioni e il controllo del voto.

Molte volte le opere non sono partite, anche se progettate, altre sono cantierizzate ma non completate, circa 93  sono le incompiute per un costo di circa un miliardo di euro.

Tutto questo ha però permesso alla vecchia politica di continuare a vivere con le promesse e ai cittadini calabresi di subire il danno e la beffa.

Con la Metro si ripropone il vecchio cliché ma, questa volta, con il rischio non solo di mettere in campo una cosa che potrebbe avere i tempi biblici che si sono registrati per altre Metro, sia al Sud che al centro Nord, con conseguenze pesantissime quanto di sventrare una città, righettizzare  Via Popilia e rubare ai cosentini una area di vivibilità che il grande Giacomo aveva voluto e il giovane Occhiuto aveva saputo curare più di ogni altro Sindaco.

Il Segretario della UIL è stato e rimane uno dei primi a lanciare l’allarme contro questo progetto criminoso sul piano urbanistico, pur non facendo ostruzione sul l’utilità o meno di una Metro.

Per Castagna, una Metro è possibile e forse sostenibile ma al di fuori del Viale Parco.

Castagna, così come ha fatto nel passato e di recente, invita gli amministratori regionali, locali e la politica a riflettere e ad evitare ulteriori danni ad un territorio già penalizzato fortemente sul piano sociale ed economico.

Sollecita, da subito posizioni chiare da parte di coloro che sostengono questa infrastruttura e invita il Commissario Prefettizio a non assumere impegni su un opera che sta facendo lievitare il dissenso di migliaia di cittadini.

Stiamo attenti a non creare forti contrapposizioni che potrebbero sfociare a comportamenti fuori da ogni controllo.

Al Nord si è creata la NO TAV, al Sud si sta creando una NO METRO che potrebbe portare a regolare i conti con tutto quello che fino ad oggi è stato già abbondantemente contestato all’attuale classe politica.

Con il dialogo forse si può migliorare il rapporto con i cittadini, senza dialogo sarà difficile capire dove arriveremo.

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