CASTIGLIONE COSENTINO (CS) – Il 20 agosto 1991 l’appuntato dei carabinieri Renato Lio, 35 anni, di Castiglione Cosentino, in servizio a Soverato, viene assassinato lungo la statale 106 da un esponente di ‘ndrangheta che il militare aveva fermato per un controllo ad un posto di blocco. Lascia la moglie e due figli di nove e dieci anni. Una folla commossa partecipa ai funerali celebrati a Castiglione dall’Arcivescovo Dino Trabalzini, alla presenza del generale Antonio Viesti, comandante dell’Arma dei Carabinieri, e di Franco Piro, membro della commissione finanze della Camera dei Deputati. A 25 anni da quell’efferato omicidio, Renato Lio sarà ricordato a Castiglione Cosentino nel corso di una cerimonia commemorativa articolata in due giornate. Giovedì 25 agosto è in programma una Santa Messa alle ore 18 nella Chiesa Madre. Al termine sarà deposta una corona sulla tomba del carabiniere, insignito della medaglia d’oro. Il 26 agosto alle ore 21 sarà inaugurato un monumento in sua memoria, installato nei giardini pubblici del rione Crocevia già a lui intitolati nel 1991 e recentemente rinnovati dalla moglie Anna e dal cugino Carlo Lio, già assessore ai lavori pubblici della Regione Lombardia. Questa scultura in pietra è stata realizzata dall’artista locale Gianfranco Altomare. Oltre alla famiglia dell’appuntato, saranno presenti il Prefetto Gianfranco Tomao, il sindaco Dora Lio e le massime autorità civili, militari e religiose.