COSENZA – Per guadagnarsi il diritto a ricevere un accredito stampa bisogna seguire «costantemente gli appuntamenti, con copertura costante di comunicati stampa e recensioni sugli spettacoli andati in scena». E’ la tesi, quantomeno bizzarra, del direttore del Teatro Auditorium dell’Università della Calabria. Vuoi vedere lo spettacolo? Parla di noi e parlane sempre. Con questa motivazione Fabio Vincenzi si è arrogato il diritto di respingere una richiesta di accredito formulata dalla nostra testata giornalistica per assistere e realizzare un servizio sullo spettacolo “Teatro del Porto”, con Massimo Ranieri, per la regia di Maurizio Scaparro. Inutile dire che, dopo aver ricevuto comunicazione del “gran rifiuto”, non siamo corsi in bagno a tagliarci le vene. Non può passare però sotto silenzio il maldestro tentativo del direttore del Tau, di barattare un paio di biglietti omaggio con qualche recensione positiva. Tanto più per ribadire che non siamo abituati a pietire un ingresso gratuito: Ottoetrenta.it ha registrato nel 2016 oltre tre milioni di lettori; è tra i giornali accreditati dalla Prefettura per assistere alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico con il Presidente della Repubblica Mattarella; è tra le testate accreditate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in occasione dell’ultimo viaggio in Calabria dell’ex capo del Governo Matteo Renzi, è tra le testate accreditate, tanto per restare in tema di spettacoli, per assistere al musical Notre Dame de Paris. Vincenzi si lamenta perché Ottoetrenta.it non offre uno spazio adeguato alle attività del Tau. Forse ritiene di poter utilizzare la nostra, o altre testate giornalistiche, come propria cassa di risonanza, dimenticando la differenza tra il lavoro di un ufficio stampa e quello di un giornale, che sia esso cartaceo, telematico o radiotelevisivo. Tanto per essere chiari, a decidere se e in che misura Ottoetrenta.it debba o meno seguire un qualsiasi evento, non è certamente il direttore del Teatro dell’Università della Calabria. Siamo curiosi di sapere quali siano stati i criteri adottati nell’assegnazione degli accrediti ad altre testate. Siamo curiosi di sapere cosa pensa di questa incresciosa vicenda il responsabile delle relazioni esterne e delle comunicazioni dell’Università della Calabria. Per inciso, Ottoetrenta.it continuerà a mantenere il medesimo atteggiamento di imparzialità che ci contraddistingue, nel rispetto dei lettori e della deontologia professionale. Ricordando a Fabio Vincenzi che il Teatro appartiene ad una pubblica Università e non è casa sua dove può legittimamente decidere chi fare entrare e chi no a proprio piacimento.
Salvatore Bruno
Riceviamo e pubblichiamo la risposta del responsabile delle relazioni esterne e delle comunicazioni dell’Università della Calabria Francesco Kostner
Gentile Salvatore,
ho appreso dal tuo articolo su OttoeTrenta quanto è accaduto ieri, in occasione dello spettacolo di Massimo Ranieri. Visto che sono chiamato in causa, chiarisco che:
l’Ufficio Stampa dell’Ateneo non è stato mai – e continua a non essere – coinvolto sia nelle attività di comunicazione del Cams che in quelle del Teatro Auditorium;
anche rispetto alla vicenda in questione, pur essendo l’unica titolata a relazionarsi con i mezzi di informazione, la struttura che dirigo non ha avuto alcun ruolo e non è stata messa in condizione di esprimersi rispetto alle decisioni assunte;
considero inadeguato e controproducente il comportamento avuto in questa circostanza dal responsabile del Tau, peraltro non titolato a gestire i rapporti con la stampa;
se fossi stato chiamato in causa, avrei certamente proceduto in modo da assicurare alla vostra testata l’accredito richiesto; ciò, a prescindere dalla continuità con cui OttoeTrenta segue il cartellone del Tau, elemento quest’ultimo che a mio parere non può essere discriminante in rapporto al diritto/dovere del giornale di svolgere la propria attività;
valuto con preoccupazione quanto accaduto non solo relativamente al caso in questione ma, più complessivamente, in relazione al rapporto con il sistema dei media regionali;
chiederò al rettore e al direttore generale di valutare quanto accaduto e di prendere atto che, oltre all’Ufficio Stampa dell’Ateneo, esiste una struttura parallela che, senza averne titolo, opera presso il Tau.
Francesco Kostner