ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Il rettore dell’Unical Gino Mirocle Crisci ha deciso di sospendere le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze studentesche, fissate nei giorni 16 e 17 maggio 2018, in attesa che il Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria si pronunci nel merito alla richiesta di sospensione cautelare presentata da una candidata esclusa dalle liste.
Una difforme interpretazione del regolamento
La vicenda nasce dalla difforme interpretazione del regolamento elettorale, che ha dato luogo alla presentazione di un ricorso giurisdizionale da parte di una studentessa. La commissione elettorale, infatti, aveva escluso dalle liste alcuni studenti, in quanto non si sarebbero trovati nella condizione prevista dal regolamento per l’elettorato passivo, ovvero quella di studenti “regolarmente iscritti”, cioè in regola con i pagamenti delle tasse universitarie. Una delle studentesse, non d’accordo con questa interpretazione del regolamento, ha deciso di presentare ricorso al Tar avverso la sua esclusione, contestandola in quanto il requisito per candidarsi alle elezioni sarebbe stato solo quello di essere iscritta ai corsi, e non di essere iscritta “regolarmente”, con il pagamento delle relative tasse. La stessa ricorrente, infine, – vista l’imminenza delle elezioni – ha chiesto al Tribunale amministrativo di adottare un provvedimento cautelare, per impedire lo svolgimento delle elezioni fino all’emanazione della sentenza.
Una decisione per evitare di inficiare la tornata elettorale
Il rettore Crisci, per evitare di inficiare il corretto svolgimento della tornata elettorale, ha chiesto un parere all’avvocatura di ateneo e un altro “pro veritate” ad un docente ordinario di diritto amministrativo. Entrambi si sono espressi a favore della sospensione delle elezioni. L’Avvocatura ha reso parere, sostenendo un probabile rischio di accoglimento del gravame, soprattutto nella fase cautelare del giudizio.
«Ove il ricorso cautelare non venisse accolto – scrive infatti nel suo parere l’esperto di Diritto amministrativo – l’Ateneo potrebbe proseguire il procedimento elettorale senza alcun danno, se non un lieve spostamento delle date delle elezioni».
Nella seconda ipotesi «ove invece il ricorso cautelare venisse accolto, l’Ateneo dovrebbe interrompere – o rinnovare se già concluso – il procedimento elettorale. Ciò comporterebbe per l’Ateneo non solo un nuovo impegno amministrativo per la ripetizione delle elezioni, ma possibili richieste di risarcimento da parte della candidata esclusa che non avrebbe potuto partecipare alle elezioni. Mi sembra perciò preferibile, tenuto conto dei motivi di ricorso e della valutazione dei rischi possibili, che l’Ateneo attenda almeno l’esito del ricorso cautelare prima di proseguire la procedura elettorale».
Accogliendo, quindi, i pareri legali, il rettore ha deciso di firmare il decreto di sospensione, preannunciando che i tempi di nuova indizione delle elezioni non saranno lunghi.