RENDE (CS) – «Si è consumata oggi l’ennesima malefatta del peggior Rettore della Storia della nostra Università. Senza aver consultato il Consiglio d’Amministrazione e il Senato Accademico, il Rettore Gino Crisci, nel chiuso della sua stanza, ha emanato il Bando Tasse e Contributi 2019-2020 con un Decreto di proprio pugno. L’ennesimo atto di forza consumatosi in sfregio ad ogni logica rispettosa del nostro incarico e della Democrazia, in piena coerenza con quanto fatto nell’ultimo sessennio».
E’ quanto denuncia, attraverso una nota, l’associazione studentesca Rinnovamento è Futuro.
«Non c’è stato nessun rispetto per il mandato che ci è stato conferito dagli Studenti, visto che anche il documento contenente le nostre proposte di modifica al Bando Tasse, che avevamo protocollato prima del CdA del 17 Giugno, è stato discusso e poi cestinato – proseguono da RèF -.La cosa diventa ancora più grave se si considera che in CdA il punto è stato rinviato e mai ridiscusso e il Senato Accademico non si è mai riunito così come il Consiglio degli Studenti.
Vorremmo capire come si sente in diritto di assumere queste decisioni in solitaria, visto che negli ultimi anni si è arrivati ad avere un’Università con l’aliquota massima sulla tassazione che grava sulle nostre Famiglie, grazie anche a scelte scellerate come la destinazione alla spesa corrente del fondo perequativo che doveva coprire il mancato gettito degli Studenti coperti dalla No-Tax Area.
In questo bando, si ricorre ancora a strumenti usurai come more con percentuali altissime e varie sanzioni a carico degli Studenti per i più svariati e ingiustificati motivi».
La richiesta di RèF
«Per tutti questi motivi, chiediamo che il Decreto venga immediatamente ritirato e ridiscusso negli Organi chiamati ad esprimersi dalla Normativa, nel rispetto dei principi di legalità e legittimità.
Chiediamo una presa di posizione di tutta la Comunità Accademica, in tutte le sue componenti. A partire dai due Candidati a Rettore, Raffaele Perrelli e Nicola Leone.
L’unico augurio che possiamo fare alla Rappresentanza Studentesca e a tutta l’Università della Calabria è quello di essere in grado di scegliere un prossimo Rettore che sappia costituire la discontinuità totale, in ogni aspetto, a questi sei anni di Dittatura travestita da Rettorato che abbiamo vissuto».