REGGIO CALABRIA – L’Università Mediterranea di Reggio Calabria non potrà avvalersi, nella sua offerta formativa, del Corso di Laurea in Scienze della Formazione primaria. A decretarlo lo scorso 17 febbraio la Conferenza Nazionale di Scienze della Formazione, riunitasi a Roma presso l’Università di Roma Tre, che ha decretato la proposta dei rettori calabresi «del tutto inammissibile, e con evidenti profili di illegittimità: dall’organismo che l’ha avanzata al non puntuale controllo, a dir poco sostanziale, da parte del Comitato Regionale Universitario di Coordinamento della Calabria in ordine alla significativa mancanza di personale docente di ruolo nei settori scientifico-disciplinari che da sempre caratterizzano un siffatto percorso di laurea». A dare parere favorevole all’istituzione di tale corso di laurea era stato il Rettore dell’Ateneo di Arcavacata, Gino Mirocle Crisci, il quale, dopo la riunione del CORUC del primo febbraio, aveva dichiarato il proprio favorevole parere in merito alla questione, sostenendo altresì che l’eventuale istitizione del Corso di laurea a Reggio Calabria, nulla avrebbe tolto all’Unical in termini di numeri: «Infatti è il Ministero ad assegnare il numero di posti messi a bando, che nel nostro caso sono 205, a fronte di ben 947 richieste che riceviamo da tutta la Calabria. Ritengo, dunque, sia corretto e doveroso dare l’opportunità agli oltre 700 studenti che ne fanno richiesta e che rimarrebbero fuori dal nostro Ateneo, di poter frequentare il Corso di laurea senza dover necessariamente lasciare la Calabria. Inoltre, l’Unical collaborerà con la Mediterranea, anche sul fronte della didattica». L’Università della Calabria, inoltre, si è vista ridimensionare la sua offerta formatica dal CORUC stesso, poichè l’eventuale istituzione del Cdl in “Assistenza sanitaria” è slittata al prossimo anno.