VIBO VALENTIA- Si chiude con numeri positivi il bilancio di esercizio 2015 della Camera di Commercio di Vibo Valentia, a conferma di una gestione virtuosa che ha visto importanti azioni a favore di imprese e territorio, nonostante i ridotti introiti per effetto dei provvedimenti governativi di spending review. Questa mattina il consiglio camerale ha approvato all’unanimità il documento che attesta un utile esercizio di oltre 17 mila euro, e proprio in un periodo in cui l’ente camerale vibonese si è trovata a fronteggiare le particolari criticità derivanti dal processo di riforma del sistema camerale fortemente penalizzato, sul piano finanziario dall’entrata in vigore della normativa sulla riduzione del diritto annuale programmata a partire proprio dall’anno 2015 e alla stringente politica di Unioncamere nazionale relativa al finanziamento dei progetti di fondo perequativo e di rigidità di bilancio.
Ciononostante, la camera di Commercio, pur di piccole dimensioni, grazie alla propria situazione economico-finanziaria consolidata a seguito di un’oculata politica di gestione delle risorse, ha potuto nell’anno in questione, impiegare fondi per iniziative economiche per circa € 540.000 non intaccando il positivo risultato finale di esercizio, per come risulta evidente dagli stessi documenti di bilancio. Oltre a garantire gli ordinari servizi all’utenza con elevati standard qualitativi, sono state attuate linee di intervento per uno sviluppo vario, integrato e sostenibile. Nell’ambito dei programmi di valorizzazione del patrimonio storico e artistico della provincia sono stati ultimati i lavori di ristrutturazione della nuova ala della sede camerale nel complesso monumentale del Valentianum, così restituito alla collettività nella pienezza della sua fruibilità. Qui è stata altresì realizzata la sala multimediale della Camera di Commercio a servizio pubblico per incontri ed eventi; il Museo d’Arte Contemporanea della Camera di Commercio; la settima edizione del Premio Internazionale Lìmen Arte, che arricchisce ogni anno, anche con le donazioni, il patrimonio di opere d’arte dell’ente camerale; un laboratorio di restauro per valorizzare l’artigianato artistico di eccellenza e incentivare programmi di alternanza scuola-lavoro. Attenzione è stata poi riservata al posizionamento e alla visibilità della provincia dal punto di vista turistico implementando il portale dedicato www.vibovagandoegustando.it con nuovi contenuti, con iniziative di promozione delle strutture di eccellenza, del settore agroalimentare e della Dieta mediterranea. Altri interventi hanno riguardato il Servizio orientamento nuove imprese giovanili e femminili; l’accesso ai finanziamenti pubblici; miglioramento ed innovazione dei processi tecnologici alimentari; trasferimento tecnologico ed organizzativo delle imprese; percorsi formativi per le imprese e/o professionisti su procedure innovative e normative; sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e promozione del Made in Italy; Iniziative di promozione del sistema produttivo portuale e della blue economy tramite l’ASPO, come il progetto di riqualificazione funzionale e architettonica Molo Generale Malta–Banchina Cortese del porto di Vibo Marina e il progetto Borgo di Marina Blue Fish Festival. E ancora attività di vigilanza sui mercati e sui prodotti, promozione della concorrenza e tutela dei consumatori, promozione della mediazione e dell’arbitrato; promozione della cultura della legalità; informazione e formazione; predisposizione di piani di sviluppo, partnership e relazioni esterne. Secondo il presidente Michele Lico:“Il positivo bilancio di esercizio 2015 della Camera di Commercio di Vibo Valentia, a fronte di tutte queste attività e di tante altre non esplicitate realizzate con costanza ed efficacia dall’ente nonostante le limitate risorse a disposizione, rende evidente una gestione oculata ed efficiente, a beneficio di territorio ed imprese. Ecco perché, in questo particolare momento storico per il sistema camerale, siamo rammaricati per una riforma che, nel considerare, per gli accorpamenti, aspetti meramente quantitativi legati al numero delle imprese di riferimento di ciascuna Camera, piuttosto che a quelli qualitativi di efficienza di gestione e di sostenibilità finanziaria, rischia di penalizzare piccole ma virtuose realtà, come quella di Vibo Valentia, e di pregiudicare un processo di sviluppo legato ad un rapporto diretto ed immediato tra enti e territorio. E’ per questo che, in questo processo di riforma, siamo e rimarremo particolarmente attenti a garantire alle imprese e al territorio necessari presidi di prossimità e adeguata rappresentatività”